Lavorazioni del legno e salute: analisi Inail su esposizione, patologie e gestione del rischio

Le lavorazioni del legno rappresentano uno dei comparti manifatturieri più rilevanti del Paese, caratterizzato da una filiera estesa, migliaia di imprese e una forte identità artigiana. A fronte di questa ricchezza produttiva, resta centrale la gestione del rischio legato all’esposizione alle polveri di legno, un agente classificato come cancerogeno certo (Gruppo 1 IARC) e associato in particolare a tumori naso-sinusali e del rinofaringe.
Un nuovo documento tecnico Inail – elaborato dalla Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza centrale con il contributo della Sovrintendenza sanitaria centrale – aggiorna la trattazione medico-legale del rischio e fornisce un quadro approfondito sulle patologie denunciate, sui processi espositivi e sugli aspetti epidemiologici del comparto.
Il settore si articola in due grandi aree produttive:
- Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (Ateco C16)
- Fabbricazione di mobili (Ateco C31)
Secondo Istat, nel 2023 il settore C16 contava 20.406 imprese e 90.958 addetti, mentre il C31 comprendeva 15.177 imprese e 128.005 addetti. Si tratta in larga parte di micro e piccole realtà, spesso artigiane, che possono incontrare maggiori difficoltà nell’adeguarsi agli adempimenti di salute e sicurezza. Ed è proprio in questi contesti che la gestione del rischio da polveri di legno richiede maggiore attenzione.
Il documento “I tumori naso-sinusali e i tumori del rinofaringe da esposizione a polveri di legno negli ambienti di lavoro. Trattazione tecnica e medico-legale” – curato da Frusteri Liliana, Incocciati Emma, Venanzetti Federica e da vari autori del CTSS e della Sovrintendenza sanitaria – analizza:
- la relazione tra esposizione professionale e insorgenza di tumori maligni delle cavità nasali e dei seni paranasali (TuNS),
- i tumori del rinofaringe (NPC) denunciati all’Inail,
- i dati epidemiologici, le modalità di lavorazione, le essenze legnose e i riferimenti normativi.
La composizione della polvere generata dalla lavorazione del legno varia significativamente in base alla specie arborea. In generale, la polvere è costituita da:
- cellulosa (40–50%) ed emicellulosa
- poliesteri e lignina
- sostanze a basso peso molecolare che influenzano le proprietà fisiche del legno
La granulometria dipende invece dalla densità della specie legnosa – tipicamente più elevata nelle Angiosperme – e dal tipo di lavorazione (Vallieres et al., 2015).
Dal punto di vista merceologico, il legno viene classificato:
- su base botanica
- per provenienza (indigeni/esotici)
- per compattezza
Ed è impiegato in numerosi processi:
- arboricoltura,
- prime lavorazioni (segherie, semilavorati),
- seconde lavorazioni (falegnamerie, mobili, serramenti, rivestimenti),
- montaggio e posa.
Gli effetti respiratori dell’inalazione delle polveri sono da tempo noti: riniti, asma, irritazioni oculari, alveoliti allergiche.
A questi si aggiunge un rischio più severo: la possibile insorgenza di tumori dei seni nasali, dei seni paranasali e del rinofaringe.
La monografia IARC 62 (1995), sulla base di prove epidemiologiche sufficienti, ha classificato la polvere di legno come:
Cancerogena per l’uomo – Gruppo 1
In quell’occasione l’Agenzia ha distinto le essenze legnose in legni duri e legni teneri, specificando che la distinzione fa riferimento alla specie botanica e non alla durezza del materiale.
- Legni duri: prevalentemente latifoglie (Angiosperme)
- Legni teneri: conifere (Gymnosperme)
La successiva monografia IARC 100C (2012) ha confermato la cancerogenicità della polvere di legno per cavità nasali, seni paranasali e rinofaringe, ribadendo la collocazione in Gruppo 1.
Nomenclatura di alcuni legni teneri e legni duri
| Genere e specie | Nome comune |
|---|---|
| Legni teneri | |
| Abies spp. | Abete |
| Chamaecyparis spp. | Falso Cipresso |
| Cupressus spp. | Cipresso |
| Larix spp. | Larice |
| Picea spp. | Peccio |
| Pinus spp. | Pino |
| Pseudotsuga menziesii | Abete di Douglas |
| Sequoia sempervirens | Sequoia gigante |
| Thuja spp. | Tuia |
| Tsuga spp. | Tsuga |
| Legni duri | |
| Acer spp. | Acero |
| Alnus spp. | Ontano |
| Betula spp. | Betulla |
| Carya spp. | Noce americano |
| Carpinus spp. | Carpino |
| Castanea spp. | Castagno |
| Fagus spp. | Faggio |
| Fraxinus spp. | Frassino |
| Juglans spp. | Noce |
| Platanus spp. | Platano |
| Populus spp. | Pioppo |
| Prunus spp. | Ciliegio |
| Salix spp. | Salice |
| Quercus spp. | Quercia |
| Tilia spp. | Tiglio |
| Ulmus spp. | Olmo |
| Legni duri tropicali | |
| Agathis australis | Kauri |
| Milicia excelsa | Iroko |
| Dacrydium cupressinum | Pino rosso |
| Dalbergia spp. | Palissandro |
| Diospyros spp. | Ebano |
| Khaya spp. | Mogano africano |
| Mansonia altissima | Mansonia |
| Ochroma pyramidale | Balsa |
| Palaquium spp. | Albero della Guttaperca (Nyatoh) |
| Pericopsis elata | Afrormosia |
| Shorea spp. | Meranti |
| Tectona grandis | Teak |
| Terminalia superba | Limba |
| Triplochiton scleroxylon | Obechè |
Per un’analisi completa, scarica il documento Inail "I tumori naso-sinusali e i tumori del rinofaringe 2025 (PDF).