Credito d'imposta "Transizione 5.0": beneficiari, interventi agevolabili, misure, procedura e utilizzo

Agevolabili gli investimenti per la riduzione di consumi energetici effettuati nel 2024 e 2025

Credito d'Imposta e Transizione 5.0

Il Piano di Transizione 5.0 rappresenta un'importante opportunità per le imprese di investire in progetti innovativi e sostenibili, con il supporto di incentivi fiscali significativi. Tuttavia, per massimizzare gli impatti sul fronte dell'efficienza energetica e della riduzione dell'impatto ambientale, è essenziale rispettare rigorosamente le procedure e le limitazioni stabilite.

Quali sono i vantaggi di accedere al Piano di Transizione 5.0?

  • Incentivi fiscali: le imprese possono beneficiare di crediti d'imposta fino al 45% delle spese per per i progetti di innovazione che comportino una riduzione dei consumi energetici delle aziende.
  • Competitività e innovazione: investire in tecnologie avanzate e soluzioni green migliora la competitività sul mercato internazionale.
  • Riduzione dei costi operativi: migliorare l'efficienza energetica consente di ridurre i costi a lungo termine, aumentando la redditività complessiva.

L'art. 38 del Decreto Legge 19/2024 "Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)" introduce un nuovo credito d'imposta per gli investimenti effettuati nel 2024 e 2025 relativi al piano transizione 5.0, nell'ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici. 

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.M. MIMIT e MEF 24 luglio 2024 e con l’apertura, il 7 agosto 2024, della piattaforma per la presentazione delle domande sul sito internet del GSE, come previsto dal Decreto direttoriale del MIMIT 6 agosto 2024, il credito d’imposta relativo “Piano Transizione 5.0” è diventato operativo per i nuovi investimenti effettuati nel biennio 2024 e 2025.

Beneficiari 
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese del territorio nazionale, indipendentemente dalla loro struttura legale, settore di attività, dimensione e regime fiscale. L'ottenimento dei benefici è vincolato al rispetto delle normative sulla sicurezza sul lavoro specifiche per ogni settore e al regolare pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Investimenti agevolabili

Sono agevolabili gli investimenti effettuati nel 2024 e 2025, in strutture produttive ubicate in Italia, in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all'esercizio d'impresa, di cui agli Allegati A e B alla legge 232/2016 (cosiddetti beni "4.0"), interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, a condizione che tramite gli stessi si consegua complessivamente:

  • una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata in Italia cui si riferisce il progetto di innovazione non inferiore al 3%; ovvero, alternativamente
  • una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.
Misure del credito di imposta

Il credito d’imposta spetta nelle seguenti misure, differenziate per scaglione di investimento e a seconda della percentuale di riduzione dei consumi energetici conseguiti dal progetto di innovazione.

Importo investimento Credito d'imposta Transizione 5.0 
Riduzione consumi energetici dal 3% al 6% (struttura produttiva) ovvero dal 5% al 10% (processi)  Riduzione consumi
energetici
dal 6% al 10% (struttura produttia) ovvero dal 10% al 15% (processi) 
Riduzione consumi energetici superiore al 10% (struttura produttia) ovvero superiore al 15% (processi) 
Fino a 2.500.000 euro 35% 40% 45%
Superiore a 2.500.000 euro fino a 10.000.000 euro  15% 20% 25%
Superiore a 10.000.000 fino a 50.000.000 euro  5% 10% 15%
Il limite massimo dei costi ammissibili è pari a 50.000.000 euro per ciascun anno. 


Va considerato che:

  • per gli investimenti in leasing rileva il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni;
  • per gli investimenti in beni di cui alla Tabella B utilizzati mediante soluzioni di cloud computing, ossia con risorse di calcolo condivise e connesse, rileva anche il costo relativo alle spese per servizi imputabili per competenza.
Procedura per l'accesso all'agevolazione

Di seguito i passaggi per accedere all'agevolazione. 

  1. Le imprese devono presentare, in via telematica, al Gestore dei Servizi Energetici spa (GSE) le certificazioni "tecniche", unitamente ad una comunicazione concernente la descrizione del progetto di investimento e il costo dello stesso.
  2. Il GSE, previa verfica della completezza della documentazione, trasmette quotidianamente, con modalità telematiche, al Ministero delle imprese e del made in Italy, l'elenco delle imprese che hanno validamente chiesto di fruire dell'agevolazione e l'importo del credito prenotato, assicurando che l'importo complessivo dei progetti ammessi a prenotazione non ecceda il limite di spesa previsto.
  3. Ai fini dell'utilizzo del credito, l'impresa invia al GSE comunicazioni periodiche relative all'avanzamento dell'investimento ammesso all'agevolazione, secondo modalità che saranno definite con DM. In base a tali comunicazioni è determinato l'importo del credito d'imposta utilizzabile, nel limite massimo di quello prenotato.
  4. L'impresa comunica il completamento dell'investimento e tale comunicazione deve essere corredata, a pena di decadenza, dalla certificazione "ex post". 
  5. Il GSE trasmette all'Agenzia delle Entrate, con modalità telematiche definite d'intesa, l'elenco delle imprese beneficiarie con l'ammontare del relativo credito d'imposta utilizzabile.

Il beneficio è subordinato alla presentazione di apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente attestanti:
- ex ante, la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti nei beni agevolati;
- ex post, l’effettiva realizzazione degli investimenti, conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante.

Va inoltre considerato che:

  • le fatture, i documenti di trasporto e gli altri documenti relativi all’acquisizione del bene devono riportare l’espresso riferimento alla disposizione agevolativa in esame. A tal fine può essere, ad esempio, utilizzata la seguente dicitura: 
    “Acquisto per il quale è riconosciuto il credito d’imposta ex art. 38, DL n. 19/2024”,
  • l’effettivo sostenimento delle spese e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa devono risultare da un’apposita certifcazione rilasciata:
    - dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti;
    - da un Revisore legale / società di revisione legale, per le imprese non obbligate alla revisione legale dei conti.
Utilizzo del credito di imposta

Il credito d’imposta in esame è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel mod. F24:
- decorsi 5 giorni dalla trasmissione all’Agenzia delle Entrate, da parte del GSE, dell’elenco delle
imprese beneficiarie;
- entro il 31.12.2025.

Il credito non utilizzato entro il 31.12.2025 è riportabile in avanti e utilizzabile in 5 quote annuali di pari importo.

I nostri Commercialisti e Consulenti sono pronti a supportarti in questo percorso, offrendo una consulenza esperta per ottimizzare le tue opportunità di investimento e assicurare il pieno rispetto delle normative e dei requisiti richiesti. Valutiamo insieme la tua situazione.

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