INL: il rapporto annuale e l’attività di vigilanza nel biennio 2021-2022
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato la “Relazione annuale sulla attività ispettiva” unitamente alla “Sintesi dei risultati della vigilanza lavoristica, previdenziale assicurativa” relativo alle ispezioni effettuate da Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), INPS e INAIL nel 2021.
Le ispezioni, effettuate dai tre attori del sistema di vigilanza, sono risultate numericamente in aumento rispetto all’anno precedente, complice anche la pandemia. Di buon auspicio è l’indice di irregolarità che, facendo una media tra gli Enti, è lievemente diminuito.
Con la conversione del Decreto Legge n. 146/2021 sono state enormemente ampliate le competenze dell’Ispettorato del lavoro in materia di sicurezza.
Il decreto ha esteso all’Ispettorato le competenze al di fuori del settore nel quale già operavano sia gli ispettori ITL che le ASL, ovvero l’edilizia. Esso ha altresì enormemente ampliato il potere degli ispettori in rapporto alla sospensione di attività, non solo nel caso di lavoro nero, con la modifica della soglia per l’adozione del provvedimento dal 20% al 10% dei lavoratori irregolari, ma soprattutto in rapporto alla sospensione per omissione di misure di sicurezza.
Fermo restando le due sopracitate casistiche, comportanti la sospensione dell’attività, gli ispettori potranno adottare ed intimare la stessa solo in ulteriori quattro specifici casi:
- mancata elaborazione del DVR, il documento di valutazione dei rischi,
- mancata elaborazione del Piano di Emergenza ed evacuazione,
- mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile,
- mancata elaborazione del piano operativo di sicurezza (POS).
I dati riferiti all’attività di vigilanza sono decisamente rilevanti:
- per quanto riguarda l’INPS, vi è un recupero di omessa contribuzione pari a quasi 1 miliardo di euro,
- per quanto riguarda l’INAIL, impressionante è il tasso di irregolarità delle ispezioni pari al 93%.
Al fine di essere ancora più incisivi e capillari durante le ispezioni, nonché di monitorare il fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale, entro la fine del corrente anno verrà introdotta un’importante novità: il Portale nazionale del sommerso (PNS).
Il PNS sostituirà ed integrerà le banche dati esistenti attraverso le quali gli Enti condividono le risultanze degli accertamenti ispettivi.
Nel portale confluiranno i verbali ispettivi nonché ogni altro provvedimento consequenziale all’attività di vigilanza, ivi compresi tutti gli atti relativi ad eventuali contenziosi instaurati sul medesimo verbale. Le verbalizzazioni confluiranno all’interno del PNS appena effettuate, con la conseguenza che da un lato gli enti preposti potranno immediatamente procedere alle richieste di propria pertinenza e dall’altro il portale servirà ad orientare l’attività di vigilanza sulla repressione delle irregolarità più gravi.