Garante: sanzionata azienda che controllava i dipendenti attraverso il sistema GPS

Il GPS tracciava in modo continuativo i dati senza rispettare la normativa in materia di protezione

 
gps autotrasporto

Il Garante per la protezione dei dati personali, con provvedimento n. 7/2025, ha sanzionato un’azienda di autotrasporto per aver controllato in modo illecito circa 50 dipendenti, durante la loro attività lavorativa, utilizzando un sistema Gps installato sui veicoli aziendali.

L’indagine è scaturita dal reclamo presentato da un ex dipendente con cui questi aveva denunciato che la società sua ex datrice di lavoro aveva installato un sistema di geolocalizzazione sul veicolo assegnato senza aver preventivamente fornito l’informativa ex art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 in materia di protezione dei dati personali e senza aver attivato la procedura di garanzia di cui all’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori.

All’esito dell’indagine, è emerso che il sistema GPS tracciava in modo continuativo i dati di localizzazione, velocità, chilometraggio e stato dei veicoli (ad es. quando erano spenti o accesi), senza rispettare la normativa in materia di protezione dei dati personali e in modo difforme rispetto a quanto previsto dal provvedimento autorizzatorio rilasciato dall’Ispettorato del lavoro territorialmente competente

In particolare, sono state rilevate gravi carenze nell’informativa rilasciata ai dipendenti, tra cui la mancata indicazione delle modalità con cui il trattamento veniva realizzato e l’informazione relativa alla diretta identificabilità dei conducenti dei veicoli geolocalizzati. I trattamenti sono risultati contrari anche alle specifiche misure di garanzia indicate dall’Ispettorato del lavoro nel provvedimento di autorizzazione. Il provvedimento prevedeva l’anonimizzazione dei dati raccolti e l’adozione di soluzioni tecnologiche in grado di limitare la raccolta di dati personali non necessari o eccedenti rispetto alle finalità di sicurezza e organizzazione aziendale.

Inoltre, i dati raccolti venivano conservati per oltre 5 mesi, in violazione dei principi di minimizzazione e limitazione della conservazione dei dati stabiliti dal Regolamento.

In considerazione di quanto sopra esposto, il Garante ha comminato all’azienda una sanzione di 50mila euro, ordinandole di fornire ai dipendenti un’idonea informativa e di adeguare i trattamenti effettuati attraverso il sistema Gps alle garanzie prescritte nel provvedimento autorizzatorio emesso dall’Ispettorato del Lavoro.