Intelligenza artificiale in azienda: usarla è semplice e sempre più utile
L’intelligenza artificiale, oggi più che mai, può aiutare anche nella quotidianità le piccole e medie imprese, alla base come sempre deve esserci un’attenta analisi dei propri bisogni e del contesto entro cui si opera, per implementare ove necessario i software adeguati. «Senza dubbio - sottolinea Francesco Amigoni, professore ordinario presso il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano - le tecniche di IA hanno una valenza trasversale e sono applicabili a diversi ambiti aziendali non solo focalizzati sulla produzione. Parlando in termini generali, tali tecniche sono applicabili ogni qualvolta vogliamo che una macchina prenda decisioni».
Alcuni esempi:
- implementare l’IA in una macchina per far sì che sia attiva nel controllo qualità o per prendere decisioni su quali e quanti ordini fare per il futuro, alla luce di determinate previsioni;
- applicazioni nella robotica, «che non è solo il robot saldatore che fa sempre lo stesso movimento - afferma Amigoni - ma anche robot che si muovono più liberamente in azienda, un caso tipico è quello legato alla logistica»;
- la videosorveglianza: guardando i filmati, e matchando con i sensori volumetrici, è possibile comprendere se qualcuno è entrato in azienda, se lo ha fatto con o senza badge, se una porta è stata aperta;
- la rilevazione di guasti e anomalie, con la possibilità di capire in anticipo se un macchinario presenta problematiche e, se necessario, richiedere un pezzo di ricambio prima della rottura;
- la gestione dei rapporti con i clienti, con l’uso di chatbot in grado di rispondere a diversi quesiti.
- «Sul piano accademico - spiega il professore - posso affermare che le tecniche in grado di fare tutto ciò sono a disposizione e già consolidate, e i casi applicativi sono diversi. Tutto, poi, dipende dalla specifica necessità del singolo». Comprendere il contesto e le esigenze dell’azienda sono il primo passo. «Spesso le imprese, specie quelle più piccole, non sono neppure esattamente a conoscenza di ciò che possono fare con l’intelligenza artificiale: hanno molto a cuore la propria quotidianità, ma non hanno le idee chiare sulle potenzialità legate all’intelligenza artificiale».
Senza dimenticare che esistono dei finanziamenti su questo fronte: «Rientrano sotto la grande categoria di Industria 4.0 - conclude Amigoni - uno degli aspetti è quello di rendere “intelligenti” le fabbriche, e quindi l’IA ha un ruolo importante. Sono attivi alcuni finanziamenti nazionali del Mise».