Cyber Blueprint UE: una strategia europea contro le crisi informatiche

Il nuovo quadro operativo potenzia il coordinamento e introduce nuove responsabilità

 
cybersecurity

Nel giugno 2025 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato ufficialmente il nuovo “Cyber Crisis Blueprint”, un piano strategico che rafforza la capacità europea di rispondere in modo coordinato a incidenti informatici gravi e su larga scala. Questo strumento completa il pacchetto normativo europeo sulla cybersicurezza, affiancandosi alla direttiva NIS2 e al Cyber Solidarity Act.

NIS2 è la direttiva UE sulla cybersicurezza entrata in vigore nel 2023 che impone obblighi di sicurezza e segnalazione degli incidenti per aziende in settori strategici (energia, sanità, trasporti, digitale, manifattura critica). 

Cyber Solidarity Act è invece una proposta di Regolamento UE volta a creare un “escudo cibernetico europeo” attraverso centri operativi congiunti, esercitazioni, risposta coordinata e fondi per rafforzare la resilienza delle imprese e dei Paesi membri contro attacchi gravi.

L'obiettivo del nuovo Cyber Crisis Bluprimt è garantire che, in caso di attacco cyber esteso – ai danni di infrastrutture critiche, supply chain o enti governativi – l’UE sia in grado di reagire tempestivamente con risorse, protocolli e ruoli ben definiti.

Crisi cyber: cosa cambia con il Blueprint

Fino a oggi, la risposta agli attacchi informatici su larga scala era affidata alla gestione autonoma dei singoli Stati membri. Con l’adozione del Cyber Crisis Blueprint, l’Unione Europea definisce per la prima volta una struttura condivisa per affrontare le crisi cyber, introducendo:

  • una catena di comando coordinata tra enti europei e nazionali (ENISA, CSIRT, Commissione UE, autorità competenti);
  • scenari di escalation già delineati, che vanno dal livello locale a quello comunitario;
  • piani di comunicazione mirati verso cittadini, imprese e media;
  • esercitazioni periodiche congiunte per testare la capacità di risposta.

Per l’Italia, questo comporta un maggiore coinvolgimento operativo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che sarà chiamata a coordinare anche la gestione delle emergenze che coinvolgono imprese private, soprattutto nei settori strategici o potenzialmente vulnerabili.

Le implicazioni per le PMI italiane

Il Blueprint non introduce obblighi diretti per tutte le imprese, ma rafforza un principio fondamentale: la sicurezza informatica è una responsabilità distribuita lungo l’intera catena del valore. Anche le piccole e medie imprese che non rientrano nei settori regolati dalla direttiva NIS2 sono quindi invitate a:

  • valutare i rischi digitali associati ai propri fornitori, clienti e partner tecnologici;
  • aggiornare i piani di continuità operativa con scenari che includano crisi informatiche;
  • stabilire contatti con i CERT territoriali o settoriali (strutture specializzate che forniscono supporto operativo nella prevenzione, rilevazione e gestione degli incidenti informatici) per gestire tempestivamente eventuali minacce;
  • formare il personale alla gestione degli incidenti, adottando protocolli chiari per la segnalazione, il contenimento e il recupero.

In prospettiva, con l’attuazione del Cyber Solidarity Act, si apriranno opportunità di accesso a fondi europei destinati al rafforzamento delle difese digitali, con un’attenzione particolare alla formazione e all’adeguamento infrastrutturale.

Un’opportunità per rafforzare la postura cyber delle aziende

Il Blueprint segna un passaggio culturale importante: la cybersicurezza non può più essere vista solo come una questione tecnica, ma come una componente organizzativa e strategica dell’impresa. Per affrontare questo cambiamento in modo proattivo, le imprese sono chiamate a:

  • mappare con precisione i propri asset digitali e le interdipendenze esterne;
  • promuovere una cultura interna che consideri la sicurezza come parte integrante del lavoro quotidiano;
  • predisporre un piano di risposta agli incidenti, anche semplice ma condiviso e operativo.

Termini da conoscere

  • Cyber Blueprint UE: strategia dell’UE per la gestione delle crisi informatiche su larga scala. Vai alla voce
  • CSIRTs Network: rete di team nazionali di risposta a incidenti informatici. Vai alla voce
  • EU‑CyCLONe: network di liaison per la gestione delle crisi informatiche a livello UE. Vai alla voce
  • NIS 2: direttiva UE per la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi. Vai alla voce
  • Cyber Solidarity Act: normativa UE che rafforza la cooperazione nella gestione delle crisi cibernetiche. Vai alla voce
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