Codice della Crisi e dell'Insolvenza: le principali novità
Il 15 luglio 2022 è entrato in vigore il “Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza”, approvato con il D.Lgs 14/2019 e più volte modificato.
Fra le novità più importanti si segnala l’obbligo per tutte le imprese (non solo per quelle in difficoltà finanziaria), indipendentemente dalla loro dimensione e tipologia, di adottare idonee misure e di dotarsi di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile ai sensi dell’articolo 2086 c.c., ai fini della tempestiva rilevazione di un eventuale stato di crisi e dell’assunzione di idonee iniziative.
In particolare, è ora richiesto che le imprese – tra l’altro - siano in grado di:
- a) rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario, rapportati alle specifiche caratteristiche dell’impresa e dell’attività imprenditoriale svolta;
- b) verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi.
Costituiscono segnali di allarme per la previsione di una possibile crisi:
- a) l’esistenza di debiti per retribuzioni scaduti da almeno trenta giorni pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni;
- b) l’esistenza di debiti verso fornitori scaduti da almeno novanta giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti;
- c) l’esistenza di esposizioni nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari che siano scadute da più di sessanta giorni o che abbiano superato da almeno sessanta giorni il limite degli affidamenti ottenuti in qualunque forma purché rappresentino complessivamente almeno il cinque per cento del totale delle esposizioni;
- d) l’esistenza di una o più delle esposizioni debitorie nei confronti di Agenzia Entrate, Agente per la Riscossione, Inps e Inail.
A carico dell’amministrazione delle imprese si pongono ora precisi obblighi, ad esempio:
- la predisposizione di situazioni contabili periodiche, con relativa analisi reddituale e finanziaria;
- budget previsionali e rendiconti finanziari;
- report sullo stato complessivo dei crediti e dei debiti.
La tempestiva rilevazione di situazioni di crisi potrebbe consentire di accedere - ove necessario e sussistendo i presupposti - alla “composizione negoziata della crisi”, una nuova procedura volontaria che consente di gestire le situazioni di crisi aziendale in forma stragiudiziale.
Per tutte le imprese, l’adozione delle misure finalizzate al rispetto dei nuovi obblighi di legge costituisce un’opportunità: l’impostazione di un sistema di controllo e monitoraggio interno aiuta l’imprenditore ad operare scelte strategiche ed a gestire con successo la propria attività.