Obbligo di PEC per gli amministratori di società: novità dalla Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) introduce, all’art. 1, c. 860, l'obbligo per gli amministratori di società di dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) e di comunicarlo al Registro delle Imprese.
Questa novità estende un obbligo già previsto per società e imprese individuali. Con questa integrazione normativa, il domicilio digitale diventa uno strumento indispensabile anche per i legali rappresentanti. Tuttavia, la formulazione sintetica della norma potrebbe generare dubbi applicativi.
Decorrenza dell’obbligo e provvedimenti attuativi
L’obbligo entrerà in vigore il 1° gennaio 2025, ma la sua effettiva applicazione dipende dall’emanazione di provvedimenti attuativi che dovranno chiarire aspetti operativi fondamentali.
Ad esempio, non è ancora applicabile il procedimento di regolarizzazione automatica previsto dall’art. 5, c. 2, del D.L. 179/2012, che consente l’assegnazione d’ufficio del domicilio digitale in caso di inadempienza.
Inoltre, non si applicano per ora le sanzioni previste dall’art. 2630 del Codice Civile per l’omessa comunicazione del domicilio digitale (fino a 2.064 euro, con una sanzione ordinaria pari a 412 euro per ciascun amministratore).
Uno degli aspetti da chiarire riguarda l’ambito soggettivo dell’obbligo:
- Società già iscritte al Registro delle Imprese: si ritiene che l’obbligo si applichi anche agli amministratori in carica prima del 1° gennaio 2025, ma ciò richiede una conferma normativa.
- Nuove società costituite dopo il 1° gennaio 2025: in questo caso, il rispetto dell’obbligo potrebbe essere integrato nei procedimenti di iscrizione.
Le imprese devono pertanto monitorare l’emanazione dei decreti attuativi per adeguarsi in tempo alle nuove disposizioni. Si consiglia agli amministratori di verificare la propria situazione rispetto al domicilio digitale, anticipando eventuali adempimenti per evitare sanzioni future.