Sanatoria Concordato Preventivo Biennale: opportunità di regolarizzazione fiscale 2018-2022

I soggetti ISA (Indicatori Sintetici di Affidabilità) che hanno aderito al Concordato Preventivo Biennale (CPB) possono usufruire del "ravvedimento speciale" previsto dall’articolo 2-quater del DL 113/2024. Tale misura consente di sanare, entro il 31 marzo 2025, le annualità fiscali dal 2018 al 2022, tramite il versamento dell'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, oltre all'imposta regionale sulle attività produttive (Irap).
La sanatoria è riservata ai contribuenti che hanno aderito al CPB e prevede una forfettizzazione dell’integrazione del reddito d’impresa o di lavoro autonomo. La percentuale di integrazione è variabile e dipende dall’affidabilità Isa del soggetto nelle annualità oggetto di regolarizzazione.
Il prelievo fiscale non si basa sulle aliquote standard (Irpef, Ires, addizionali), ma su un’imposta sostitutiva predeterminata, ridotta del 30% in alcuni casi, sempre in funzione del punteggio Isa.
Per ciascuna annualità regolarizzata, è richiesto un versamento minimo di 1.000 euro per il comparto "redditi". L'Irap viene calcolata sulla stessa base imponibile concordata con un’aliquota del 3,9%, anch’essa ridotta del 30% in determinati casi.
Non possono accedere alla sanatoria i soggetti forfettari che hanno aderito al concordato preventivo sperimentale annuale per il 2024, anche se applicavano gli Isa nel periodo 2018-2022.
Il ravvedimento speciale si perfeziona tramite la presentazione del modello F24, relativo al versamento della prima o unica rata delle imposte sostitutive, entro il 31 marzo 2025. È possibile il pagamento in un massimo di 24 rate mensili, con interessi al tasso legale a partire dal 31 marzo 2025. Il versamento della prima rata garantisce l'efficacia della sanatoria, subordinata alla regolarità dei successivi pagamenti.
È ammessa una tolleranza per il ritardo nel pagamento delle rate successive alla prima, purché avvenga entro la scadenza della rata seguente, senza perdere i benefici della rateazione. In caso di decadenza dalla rateazione, l'Erario non restituirà le somme già versate.
La sanatoria prevede il blocco integrale degli accertamenti ex articolo 39 del DPR n. 600/1973 e limita gli accertamenti Iva ex articolo 54 del DPR n. 633/1972, se basati su presunzioni semplici. Restano comunque possibili le rettifiche Iva basate su elementi certi e diretti e le verifiche fiscali sugli anni sanati.
La decadenza dal ravvedimento speciale può verificarsi nei seguenti casi:
- Decadenza dal CPB 2024-2025 per cause di cui all'articolo 22 del DLgs 13/2024.
- Misure cautelari o rinvio a giudizio per reati tributari ex DLgs 74/2000, esclusi alcuni articoli specifici.
- Mancato perfezionamento del ravvedimento per decadenza dalla rateazione.
- Accertamento di dichiarazioni infedeli per il periodo 2018-2022 in relazione alle esclusioni da Isa.
I termini di accertamento sono prorogati al 31 dicembre 2027 se:
- Viene applicato il regime Isa.
- Si aderisce al CPB 2024-2025.
- Si accede al ravvedimento speciale per almeno una delle annualità dal 2018 al 2021.