Regime fiscale delle vetture aziendali: regole, limiti e opportunità

Guida alle implicazioni fiscali dell'uso esclusivo e promiscuo per imprese e dipendenti

 
shutterstock 2209198231

L'assegnazione di vetture aziendali ai dipendenti è soggetta a specifiche normative fiscali che impongono limitazioni e regole per quanto riguarda deduzioni, detrazioni e tassazione. In particolare, l'articolo 164 del TUIR introduce restrizioni alla deducibilità dei costi legati alle auto aziendali, che variano in base all’utilizzo del veicolo, distinguendo tra impiego esclusivamente aziendale e promiscuo.

L'uso promiscuo comporta inoltre la generazione di un compenso in natura (fringe benefit) tassabile per il dipendente, a meno che l'azienda non addebiti al lavoratore una quota per l'uso privato del veicolo.

Per quanto riguarda l'IVA, l'articolo 19-bis.1 del DPR 633/1972 prevede che la detrazione dell’imposta sui costi delle vetture sia limitata in base all’utilizzo dell'auto. Questo significa che le imprese devono valutare attentamente le modalità di assegnazione delle vetture per ottimizzare il carico fiscale.

Di seguito esaminiamo le implicazioni fiscali delle diverse modalità di utilizzo delle vetture aziendali e le soluzioni più convenienti per le imprese.
 

Vetture aziendali: normativa fiscale e utilizzo

Le auto aziendali sono soggette a un regime fiscale particolare che:

  • limita, in alcuni casi, la deducibilità dei costi correlati (ai sensi dell’articolo 164 del TUIR);
  • riduce, in talune circostanze, la detraibilità dell'IVA (come previsto dall’articolo 19-bis.1 del DPR 633/1972);
  • impone la valutazione di un compenso in natura, rientrante nel reddito da lavoro dipendente, se il veicolo viene concesso in uso a un dipendente o amministratore (secondo l'articolo 51 del TUIR).

Queste limitazioni variano a seconda dell’utilizzo del mezzo: può essere destinato esclusivamente ad attività aziendale oppure a un uso promiscuo.

L’uso promiscuo è consentito soltanto per le autovetture, mentre i veicoli classificati come autocarri devono essere impiegati esclusivamente per il trasporto di cose, come indicato nella carta di circolazione.

Considerando il regime fiscale specifico per le vetture aziendali, le imprese devono valutare attentamente la scelta più vantaggiosa: assegnare l’auto al dipendente per un uso promiscuo o destinarla solo a fini aziendali. Nel caso in cui il veicolo sia dato in uso al lavoratore, l’azienda può scegliere se addebitargli l’utilizzo per scopi privati oppure non addebitare nulla, configurando così un compenso in natura (fringe benefit).

Gli impatti fiscali di queste scelte interessano sia il datore di lavoro che il dipendente, influenzando le modalità di gestione delle vetture aziendali.

Auto ad uso esclusivo aziendale 

Le autovetture utilizzate esclusivamente come strumenti aziendali sono considerate essenziali per l’attività dell’impresa. L’Amministrazione finanziaria ritiene che queste vetture siano indispensabili per lo svolgimento delle operazioni aziendali. Rientrano in questa categoria i veicoli di società di noleggio (sia con che senza conducente), i taxi, nonché i mezzi utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture di trasporto (Interpello Agenzia delle Entrate n. 954-114/2017).

Anche le navette per il trasporto ospiti degli hotel (Interrogazione parlamentare del 3 agosto 2016, n. 5-09338) e le vetture attrezzate per servizi di vigilanza (Interpello 553/2022) sono incluse.

Auto non utilizzate esclusivamente per scopi aziendali

Quando le auto aziendali non sono adibite esclusivamente all’uso aziendale, la deduzione fiscale è limitata al 20% dei costi sostenuti, come stabilito dall’articolo 164, comma 1, lettera b) del TUIR. Questa percentuale si applica tanto ai costi di acquisizione (come acquisto, leasing o noleggio) quanto alle spese operative (carburante, ricarica elettrica, pedaggi, assicurazioni e manutenzioni).

Inoltre, per le vetture non assegnate ai dipendenti ad uso promiscuo, la normativa impone limiti all’importo deducibile: 18.075,99 euro per l’acquisto o leasing, e 3.615,20 euro per il noleggio, incluse le spese accessorie, come IVA indetraibile e tasse di immatricolazione.

Tuttavia, esistono soglie di deducibilità più alte in casi specifici: gli agenti di commercio, ad esempio, possono dedurre fino all’80%, mentre per le auto date in uso promiscuo ai dipendenti la deduzione è del 70%.

Uso promiscuo e fringe benefit

Nel caso in cui i veicoli siano concessi in uso promiscuo ai dipendenti per gran parte del periodo d’imposta, le spese collegate sono deducibili fino al 70%, senza alcun limite ai costi d'acquisizione (quindi non si applica il limite di 18.075,99 euro previsto per le auto acquistate o in leasing).

Poiché il veicolo viene utilizzato anche per scopi personali, si genera un compenso in natura (fringe benefit), a meno che il lavoratore non paghi un corrispettivo per l’uso privato del veicolo. Il valore del fringe benefit viene calcolato forfettariamente in base alle tabelle ACI sui costi chilometrici, come indicato dall’articolo 51, comma 4, lettera a) del TUIR.

Regime IVA

L'IVA sulle spese delle autovetture aziendali può essere detratta fino al 40%. Tuttavia, in alcuni casi specifici, come l’acquisto o l’importazione di:

  • veicoli taxi,
  • veicoli delle autoscuole,
  • auto di società di leasing e noleggio,
  • veicoli venduti dalle concessionarie,
  • veicoli utilizzati dai dipendenti a pagamento,

è possibile detrarre l’IVA integralmente, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 55/E/2007.

 
Imposte dirette: tavola di riepilogo
Utilizzo dell'auto  Deduzione
Costo di acquisto
Deduzione
Canoni di leasing
Deduzione
Canoni di noleggio 
Autovetture usate esclusivamente come beni strumentali (es. autovetture utilizzate dalle società di noleggio) o adibite ad uso pubblico (es. taxi) 
Tuir, art.164,c.1, lett. a
100% 100% 100%
Autovetture non usate esclusivamente come beni strumentali, nè adibite ad uso pubblico, nè assegnate in uso promiscuo ai dipendenti (ad es. autovetture "non assegnate")
Tuir, art. 164, c.1, lett. b
20% nel limite di 18.075,99 euro (25.306,39 per le auto acquistate tra il 15.10.2015 e il 31.12.2016) 20% nel limite dei canoni di leasing proporzionalmente corrispondenti a un costo di acquisizione non superiore a 18.075,99 euro (25.306,39 per le auto acquistate tra il 15.10.2015 e il 31.12.2016) 20% nel limite di 3.615 euro l'anno
Autovetture assegnate in uso promiscuo ai dipendenti
Tuit, art. 164, c.1, lett. b-bis
70% senza limiti sul costo di acquisto 70% senza limiti sul canone di leasing  70% senza limiti sul canone di noleggio
Autovettura assegnata in uso promiscuo all'amministratore
Tuir, ar. 164, c.1, lett. b
100% fino a concorrenza del fringe benefit, 20% l'eccedenza rispetto al benefit con il limite del costo fiscalmente riconosciuto 100% fino a concorrenza del fringe benefit, 20% l'eccedenza rispetto al benefit con il limite del canone di leasing fiscalmente riconosciuto 100% fino a concorrenza del fringe benefit, 20% l'eccedenza rispetto al benefit con il limite del canone di noleggio fiscalmente riconosciuto


- 40% per le autovetture assegnate al dipendente senza addebito di corrispettivo per l’uso privato;
- 100% per le autovetture assegnate al dipendente con addebito di corrispettivo per l’uso privato.

Reddito di lavoro dipendente: il fringe benefit

Il reddito in natura per il lavoratore si genera quando l'azienda assegna un'auto per uso promiscuo e non richiede un corrispettivo per l'uso personale del veicolo. Nel caso di utilizzo promiscuo, ovvero sia per scopi aziendali che personali, il fringe benefit viene determinato in base alle emissioni di CO2 del veicolo. Le percentuali applicate variano (25%, 30%, 50% o 60%) a seconda dei livelli di emissioni, e sono calcolate su un percorso convenzionale di 15.000 km all’anno.

Il calcolo avviene utilizzando i costi chilometrici forniti dalle tabelle ACI nazionali, a cui viene sottratto l’eventuale importo che il lavoratore versa per l’utilizzo personale del veicolo. Questo metodo è disciplinato dall'articolo 51, comma 4, lettera a) del TUIR.

Determinazione del fringe benefit
Tipologia di assegnazione Percentuale da applicare ai costi ACI corrispondenti a una percorrenza annua di 15.000 km Emissioni di CO2
Autovetture assegnate fino al 30 giugno 2020 30% Non rilevano
Autovetture assegnate e immatricolate dal 1° luglio 2020 25% CO2 =< 60g/km
30% 60g/km
< CO2
=<160 g/km
40% 
(50% dal 2021)
160 g/km
< CO2
=<190 g/km
50%
(60% dal 2021)
C02 > 190 g/km


Se il dipendente corrisponde delle somme o assume a carico talune spese di gestione, il fringe benefit da assoggettare a tassazione dev’essere determinato al netto di quanto il dipendente ha corrisposto (con il metodo del versamento o della trattenuta e comprensivo dell'eventuale Iva a carico del dipendente).

 

 


Servizi correlati

Controller Esterno per la tua Azienda

Il nostro servizio di Controller "Esterno" ti offre supporto strategico e...
Scopri di più

Gestione Contabilità Ordinaria, Semplificata e Forfettaria per le Imprese

Hai difficoltà a gestire la contabilità della tua azienda? Ti affidi a una...
Scopri di più

Credito d'imposta "Transizione 5.0": beneficiari, interventi agevolabili, misure, procedura e utilizzo

Il Decreto Legge 19/2024 "Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano...
Scopri di più

Gestione pratiche e rapporti con gli Enti

Gli Assistenti d’impresa gestiscono le relazioni con gli attori coinvolti...
Scopri di più

Consulenza gestionale

Seguiamo l’azienda in ogni suo passo per definire le aree di forza, consigliarla su...
Scopri di più

Consulenza fiscale

Commercialisti, consulenti e professionisti nella gestione tributaria e fiscale, a disposizione...
Scopri di più

Fatturazione Elettronica - MYeBox

Fatturazione elettronica , uno strumento innovativo per la gestione dei corrispettivi...
Scopri di più

Regime ordinario

Il regime di contabilità ordinaria è applicabile da Società di capitali ed...
Scopri di più

Regime forfetario

Il regime contabile di un’impresa, lavoratore autonomo o professionista, può...
Scopri di più

Regime semplificato

Il regime di contabilità semplificata  è applicabile da  persone...
Scopri di più

Regimi contabili

Il regime contabile di un’impresa, lavoratore autonomo o professionista, può...
Scopri di più

Redazione di bilancio

I nostri commercialisti accompagnano le aziende, di qualsiasi dimensioni esse siano, in una...
Scopri di più

Check-up e analisi finanziaria

Consulenti esperti visitano le imprese e ne analizzano redditività,...
Scopri di più

Servizio mod. 730 - Assistenza ai dipendenti come benefit aziendale

Il CAF di Confartigianato propone alle imprese l'opportunità di offrire ai...
Scopri di più