Fatture elettroniche e corrispettivi trasmessi in ritardo: cosa fare
L’Agenzia delle Entrate ha predisposto una comunicazione dedicata alle anomalie connesse alla tardiva trasmissione delle fatture elettroniche / corrispettivi telematici.
I soggetti interessati possono:
- comunicare all’Agenzia il motivo della “incongruenza” rilevata;
- regolarizzare gli errori / omissioni commessi mediante il ravvedimento, beneficiando della riduzione delle relative sanzioni.
L’invio di tali comunicazioni è finalizzato a “stimolare” il contribuente alla regolarizzazione delle anomalie, entro il 31.3.2023, utilizzando il ravvedimento speciale / regolarizzazione delle violazioni formali.
Le comunicazioni di anomalia sono inviate a seguito del riscontro di fatture elettroniche emesse per le cessioni di beni / prestazioni di servizi e di corrispettivi giornalieri memorizzati elettronicamente e trasmessi telematicamente all’Agenzia trasmessi oltre i termini previsti:
- dall’art. 21, comma 4, DPR n. 633/72, ossia 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione in caso di fattura immediata / giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione in caso di fattura differita;
- dall’art. 2, comma 6-ter, D.lgs n. 127/2015, ossia 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione.
Le comunicazioni sono inviate al domicilio digitale (PEC) del contribuente. E sono inoltre consultabili dal contribuente nel proprio Cassetto fiscale e nel portale “Fatture e Corrispettivi”.
L’invio da parte dell’Agenzia delle comunicazioni in esame è finalizzato a “sollecitare” i contribuenti alla regolarizzazione, da effettuare entro il prossimo 31 marzo 2023, tramite gli specifici istituti previsti dalla “tregua fiscale”.