Obbligo di integrazione tra registratori telematici e POS: cosa cambia dal 2026

A partire dal 1° gennaio 2026 tutti gli esercenti saranno obbligati a integrare i registratori telematici (RT) con i POS, assicurando che ogni pagamento elettronico sia automaticamente collegato alla registrazione dei corrispettivi. Questa misura, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, mira a contrastare l’evasione fiscale e a rafforzare la tracciabilità dei pagamenti.
Per chi possiede registratori telematici meno recenti, potrebbe essere necessario un aggiornamento software o la sostituzione del dispositivo. È quindi consigliabile verificare per tempo la compatibilità con il proprio fornitore autorizzato.
L’introduzione dell’obbligo è accompagnata da un nuovo sistema sanzionatorio per chi non rispetta le disposizioni:
- Mancata o tardiva trasmissione dei corrispettivi giornalieri → 100 euro per ogni violazione, fino a un massimo di 1.000 euro a trimestre.
- Mancata integrazione tra registratore telematico e POS → sanzione da 1.000 a 4.000 euro.
- Violazioni ripetute (4 volte in 5 anni) o corrispettivi non registrati oltre 50.000 euro → rischio di sospensione dell’attività da 3 giorni a 6 mesi.
Un’ulteriore novità riguarda l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che avrà accesso ai dati delle fatture elettroniche per i controlli su prodotti soggetti ad accisa, come alcol e tabacco. Questi dati saranno conservati fino a otto anni, con l’obbligo di adottare misure di sicurezza adeguate per la tutela della privacy.
L’obbligo di integrazione tra RT e POS rappresenta un passo decisivo verso una maggiore trasparenza fiscale. Le imprese devono prepararsi in anticipo, verificando la compatibilità dei propri strumenti per evitare sanzioni e interruzioni operative.