Decreto Aiuti: in arrivo l’indennità una tantum di 200 euro per i lavoratori
Il Decreto Aiuti, la cui bozza è stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 5 maggio scorso, contiene “misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi Ucraina”.
Tra le misure pensate per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, con la busta paga del mese di luglio, dovrebbe arrivare un’indennità una tantum di 200 euro.
I lavoratori dipendenti che avranno diritto a beneficare dell’indennità di 200 euro saranno coloro con redditi fino a 35mila euro. Taluni redditi non verranno computati ai fini del calcolo del predetto limite reddituale, ovverosia i redditi derivanti dalla corresponsione dell’assegno unico universale, dall’indennità di accompagnamento, dal TFR.
Stando alle ultime bozze, l’indennità dovrebbe essere erogata direttamente nella busta paga di luglio secondo i dati in possesso dal datore di lavoro che corrisponderà l’una tantum direttamente nel cedolino paga nel mese. Qualora in sede di conguaglio fiscale di fine anno dovesse risultare che la somma non fosse dovuta a causa del superamento del limite reddituale sopra indicato, il datore di lavoro dovrà recuperarla in otto rate di pari importo nei cedolini paga successivi al conguaglio.
La proposta di erogazione di questo bonus da 200 euro vuole essere un intervento strutturale per permettere ai lavoratori di far fronte a futuri rincari e speculazioni. I datori di lavoro che erogheranno l’indennità potranno recuperare l’importo complessivamente corrisposto ai dipendenti attraverso l’istituto della compensazione al primo pagamento di imposta utile.
La misura in argomento si colloca nell’ambito degli interventi degli ultimi mesi volti a contrastare il caro bollette e il caro carburanti. Il Governo, infatti, per l’anno 2022 ha approvato differenti provvedimenti utili a tamponare il caro vita. Una misura è costituita, ad esempio, dal cosiddetto Bonus carburante la cui erogazione, a differenza dell’una tantum, è sottoposta alla discrezione del datore di lavoro. Leggi qui
Ulteriore aiuto per i lavoratori è costituito dall’esonero contributivo dei contributi previdenziali a carico dipendente, per i periodi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, nella misura del 0,8%, spettante a tutti i lavoratori dipendenti con una retribuzione imponibile previdenziale mensile non superiore a 2.692 euro.
Si resta in attesa dell’emanazione e della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Aiuti al fine di comprendere le modalità di erogazione anche in favore dei lavoratori autonomi.