Indennità una tantum di 200 euro: i chiarimenti dell’INPS

Il Decreto Legge n. 50 del 17 maggio 2022 ("Decreto Aiuti") contenente misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese, nonché in materia di politiche sociali, ha introdotto una misura pensata per sostenere il poter d’acquisto delle famiglie: l’indennità una tantum di Euro 200.
L'indennità verrà corrisposta ai lavoratori subordinati, autonomi, ai pensionati, ai disoccupati e anche ai lavoratori domestici in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni di cui agli articoli 31 e 32 del Decreto Aiuti, come riepilogati nella circolare INPS n. 73 del 24/06/2022.
L’INPS ha quindi emanato i messaggi 2397, 2505, 2559, 2580, nonché la circolare n. 73, con cui ha fornito i chiarimenti in merito ai criteri di spettanza dell’una tantum.
Per i lavoratori dipendenti, aventi qualsiasi tipo di rapporto subordinato, fuorché i lavoratori domestici, devono sussistere i seguenti requisiti per il riconoscimento della predetta una tantum:
- essere in forza nel mese di luglio 2022, ivi compresi i lavoratori stagionali, i lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato, gli intermittenti ed i lavoratori iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori dello Spettacolo;
- aver avuto una retribuzione mensile imponibile IVS minore o uguale ad Euro 2.692, ed aver pertanto diritto alla fruizione dell’esonero di 0,8 punti percentuali sulla quota di contributi a carico del lavoratore, nel periodo intercorrente il 1° gennaio 2022 e il 23 giugno 2022. Il lasso temporale risulta ampliato dalla circolare INPS in quanto il Decreto Aiuti inizialmente prevedeva una verifica solo sul primo quadrimestre del 2022;
- non essere titolari di trattamenti pensionistici o del reddito di cittadinanza;
- aver rilasciato apposita dichiarazione al datore di lavoro.
Previa acquisizione da parte del datore di lavoro della dichiarazione del lavoratore (in allegato l'esempio di comunicazione), l’indennità verrà erogata con la retribuzione di competenza del mese di luglio 2022.
I datori di lavoro che riconosceranno ai propri dipendenti l'indennità una tantum di Euro 200 potranno recuperare il credito maturato nelle denunce UniEmens di competenza del mese di luglio, in scadenza al 31 agosto 2022.
Si precisa che per tutti i lavoratori part-time l’indennità spetterà per intero e non sarà dunque ridotta in proporzione alle ore di lavoro svolte. Nel caso in cui vi siano lavoratori con più rapporti di lavoro part-time, la stessa spetterà una sola volta e sarà il lavoratore a scegliere a quale datore di lavoro richiedere la corresponsione dell’indennità.
Vi sono una platea di beneficiari che avranno diritto alla liquidazione dell’indennità, seppur, dopo aver presentato apposita domanda all’INPS, in autonomia o tramite il patronato. Tra questi, in particolare:
- i lavoratori domestici, i quali devono avere in essere almeno un rapporto di lavoro alla data del 18 maggio 2022, risultante nella Gestione dei Lavoratori domestici dell’INPS, non devono essere titolari di altri redditi e non devono aver superato per l’anno 2021 un reddito personale assoggettabile ad IRPEF di Euro 35.000;
- i collaboratori coordinati e continuativi, titolari di rapporti di cui all’articolo 409 del codice di procedura civile, che risultino attivi alla data del 18 maggio 2022 ed iscritti alla Gestione Separata. L’indennità una tantum è riconosciuta ai collaboratori che possono fare valere, per l’anno 2021, un reddito derivante dai suddetti rapporti di collaborazione non superiore a Euro 35.000;
- i lavoratori stagionali, a tempo determinato ed intermittenti, che non possiedono i requisiti di cui al paragrafo che precede (“lavoratori subordinati”), e che abbiano svolto, nell’anno 2021 almeno 50 giornate di lavoro effettivo e non abbiano percepito, sempre nel 2021, un reddito derivante dai suddetti rapporti di lavoro non superiore a Euro 35.000;
- i lavoratori autonomi occasionali che non abbiano diritto all’indennità ad altro titolo e che nel periodo di osservazione 1° gennaio 2021 - 31 dicembre 2021 siano stati privi di partita IVA. Inoltre, devono risultare:
- non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- nel medesimo arco temporale, titolari di contratti autonomi occasionali di cui all’articolo 2222 del Codice civile;
- per l’anno 2021, con accredito di almeno un contributo mensile e, alla data del 18 maggio 2022, già iscritti alla Gestione Separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995.
Le domande di erogazione da parte dell’Inps possono essere presentate dai lavoratori interessati a partire dal 20 giugno fino al 31 ottobre 2022 mentre per i lavoratori domestici a partire dal 20 giugno fino al 30 settembre 2022.
L’indennità una tantum è corrisposta d’ufficio dall’INPS ai soggetti che risultino titolari di pensioni, sia dirette che ai superstiti. Nel caso di soggetti contitolari di pensione ai superstiti, la prestazione deve essere corrisposta a ciascun contitolare in misura intera, con verifica reddituale personale. Per gli stessi, verificato il rispetto del limite reddituale, pari a Euro 35.000, sarà lo stesso INPS ad erogare l’indennità, unitamente alla pensione del mese di luglio 2022.
Tra gli altri, il riconoscimento d’ufficio dell’indennità una tantum spetta altresì a:
- i soggetti che nel mese di giugno 2022 siano titolari delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL;
- i beneficiari dell’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021;
- i nuclei familiari che abbiamo maturato il diritto alla percezione del reddito di cittadinanza nella mensilità di luglio 2022. L'indennità non è corrisposta nei nuclei in cui è presente almeno un beneficiario delle indennità sopra elencate di cui all'articolo 31 e di cui ai commi da 1 a 16 dell’articolo 32 del Decreto Aiuti.