ISA 2022: possibili nuovi vantaggi dal regime premiale
I contribuenti che risulteranno affidabili ai punteggi ISA per il periodo d’imposta 2022 potrebbero ottenere duplice vantaggio. In aggiunta ai benefici dello specifico regime premiale previsto dall’art. 9-bis, c. 11 D.L. 24.04.2017, n. 50, i virtuosi dell’ISA 2022 potrebbero ottenere un posto in prima fila per l’accesso al nuovo concordato preventivo su base biennale previsto dalla legge delega sulla riforma fiscale.
Il nuovo strumento di compliance fiscale verrà riservato alle piccole imprese e ai lavoratori autonomi che risulteranno, fra gli altri requisiti, anche fiscalmente affidabili sulla base dei buoni punteggi ISA conseguiti. Tenuto conto che il livello di premialità ISA è stato, da sempre, individuato nel punteggio complessivo almeno pari a 8 è a tale quotazione che tali contribuenti dovranno puntare in sede di dichiarazione dei redditi.
Il regime premiale applicabile al periodo d’imposta 2022 non è ancora stato disposto tramite l’apposito provvedimento direttoriale ma, salvo novità impreviste, la soglia di affidabilità fiscale verrà mantenuta a partire dal punteggio di 8. Sulla base delle suddette considerazioni i contribuenti che applicheranno i modelli ISA per il periodo d’imposta 2022 ottenendo un punteggio finale almeno pari a 8 o superiore, avranno, dunque, la possibilità di valutare anche l’accesso allo strumento del nuovo concordato preventivo su base biennale previsto nella riforma fiscale recentemente approvata dall’esecutivo.
Il nuovo istituto di compliance fiscale prevede che, grazie a un contradditorio tra contribuente e Ufficio da tenersi con modalità semplificate, si può raggiungere un accordo sulla base del quale il contribuente si impegna ad accettare e rispettare la proposta per la definizione biennale della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap, formulata dall’Agenzia delle Entrate.
Nella formulazione di tale proposta l’Ufficio terrà conto anche delle banche dati e delle nuove tecnologie a sua disposizione, punteggi di affidabilità fiscale compresi. Una volta accettata la proposta, eventuali maggiori o minori redditi imponibili rispetto a quelli oggetto del concordato saranno irrilevanti sia ai fini delle imposte sui redditi che dell’Irap e dei contributi previdenziali obbligatori, fermi restando però gli obblighi contabili e dichiarativi a carico del contribuente.
Il concordato preventivo biennale sarà irrilevante ai fini dell'Iva che continuerà ad applicarsi secondo le regole ordinarie, comprese quelle riguardanti la trasmissione telematica dei corrispettivi e la fatturazione elettronica.
Il contribuente potrebbe decadere dai benefici del concordato nell’ipotesi in cui, a seguito di accertamento, risulti che non abbia correttamente documentato, negli anni oggetto del concordato stesso o in quelli precedenti, ricavi o compensi per un importo superiore a prestabilite soglie ritenute significative o abbia commesso altre violazioni fiscali di una certa gravità.
Alla luce di quanto sopra non resta che cimentarsi con i punteggi ISA del periodo d’imposta 2022 ricordando che un più elevato livello di affidabilità fiscale di quello naturalmente conseguito, può essere raggiunto anche attraverso l’indicazione in dichiarazione dei redditi di ulteriori componenti positivi. L’aumento dei ricavi o compensi dichiarati comporterà, ovviamente, un maggior carico di imposte dovute, Iva compresa, ma tale sforzo finanziario potrebbe rivelarsi ben ripagato.