Cos'è l'origine della merce? Qual è la differenza tra preferenziale e non?
L'origine della merce identifica il Paese di produzione o fabbricazione di una merce.
L'identificazione dell'origine è importante a fini doganali, per l'applicazione dei dazi e delle misure di politica commerciale che colpiscono solo le merci originarie di determinati Paesi.
La differenza tra origine non preferenziale e preferenziale della merce prende forma dagli accordi tra paesi differenti che comunque non fanno parte della Comunità Europea dove c’è libera circolazione delle merci.
La base di partenza è la relazione internazionale: se con un paese ci sono buoni rapporti, definiti da accordi commerciali con intese di interscambio, si impone un regime di origine preferenziale.
L'origine preferenzaile comporta delle agevolazioni in termini di dazi doganali in meno da pagare e una riduzione della burocrazia. Se tra due paesi non si sviluppano relazioni virtuose, anche per motivi geopolitici, si manifesta una condizione di origine non preferenziale.
Le merci acquistate con origine non preferenziale perdono questo status se vengono lavorate in un paese e rivendute con una trasformazione sostanziale.
Ad esempio, se un’azienda italiana acquista prodotti dalla Corea - con origine non preferenziale - e li lavora in sede, li può rivendere agli USA con origine preferenziale. Sempre che ci siano delle trasformazioni sostanziali.
Occorre ricordare alle aziende che esportano prodotti di origine preferenziale di richiedere ai propri fornitori la dichiarazione a lungo termine per gli anni 2024-2025.
Le dichiarazioni possono essere rilasciate per singola spedizione (allegato 22-15 Reg. 2447/2015), come anche a lungo termine per spedizioni multiple (allegato 22-16 Reg. 2447/2015).
La dichiarazione a lungo termine può avere validità massima di due anni.
La dichiarazione del fornitore è fondamentale per tutti i beni acquistati ed esportati tali e quali senza subire alcuna trasformazione. Questa dichiarazione è fondamentale anche al fine di valutare, in base alle regole stabilite dagli accordi UE e Paesi partner, l’ottenimento dell’origine preferenziale per il prodotto lavorato/trasformato.
I prodotti acquistati in Italia o nella UE, non coperti da dichiarazioni del fornitore, devono essere considerati a tutti gli effetti, di origine paese terzo.
Inoltre, anche al fine di stabilire l’origine non-preferenziale del proprio prodotto ovvero il Made In, è importante ottenere dai propri fornitori, siano essi nazionali, UE ed extra UE, l’attestazione di origine che può essere rilasciata in forma libera.