Rinnovo del CCNL per i Dirigenti del settore Terziario Distribuzione Servizi
Il 12 aprile 2023, Confcommercio e Manageritalia hanno siglato l’accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Dirigenti di aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi, decorrente dal 1° gennaio 2022 e vigente fino a tutto il 31 dicembre 2025.
Con tale accordo sono stati definiti gli aspetti di carattere economico – retributivo ad integrazione dell’intesa del 16 giugno 2021, che ha introdotto il welfare aziendale e i servizi di politiche attiva, oltre ad intervenire sulla normativa di Fondi ed Enti contrattuali.
In particolare, l’accordo prevede un importo “Una Tantum” di 2.000,00 euro - da corrispondere nel 2023 a copertura del triennio 2020 - 2022 oltre a un aumento contrattuale di 450,00 euro lordi mensili entro luglio 2025 – oltre all’implementazione di una piattaforma welfare a cui destinare 1.000,00 euro annui per servizi di welfare riservati al dirigente ed ai suoi familiari.
Gli aumenti della retribuzione mensile saranno applicati ai dirigenti in forza alla data del 30 novembre 2023 in tre tranches, pari a 450,00 euro a regime, nei seguenti termini:
- 150,00 euro mensili dal 1° dicembre 2023;
- 150,00 euro mensili dal 1° luglio 2024;
- 150,00 euro mensili dal 1° luglio 2025.
I suddetti aumenti potranno essere assorbiti, fino a concorrenza, esclusivamente da somme concesse dalle aziende a titolo di acconto o di anticipazione su futuri aumenti economici contrattuali, successivamente al 31 dicembre 2019.
Per i dirigenti assunti o nominati a decorrere dal 1° dicembre 2023, il minimo contrattuale mensile (comprensivo dei suddetti aumenti) è fissato in:
- minimo contrattuale mensile 4.040 euro a decorrere dal 1° dicembre 2023;
- minimo contrattuale mensile 4.190 euro a decorrere dal 1° luglio 2024;
- minimo contrattuale mensile 4.340 euro a decorrere dal 1° luglio 2025.
Oltre all’aumento retributivo, per i dirigenti in forza alla data del 12 aprile 2023, nel corso del 2023 verrà riconosciuto, un importo a titolo di “una tantum” di 2.000,00 euro, ad integrale copertura del triennio 2020 - 2022, da erogare in tre tranches, con le seguenti scadenze:
- 700,00 euro con la retribuzione di maggio 2023;
- 700,00 euro con la retribuzione di settembre 2023;
- 600,00 euro con la retribuzione di novembre 2023.
L’importo di cui sopra sarà erogata pro-quota, in rapporto ai mesi di anzianità di servizio maturato nel suddetto periodo.
Tale importo non è utile agli effetti del computo del TFR, né di alcun istituto contrattuale. Pertanto, è assoggettato a contribuzione ordinaria ed a tassazione separata.
Si precisa che nel caso di risoluzione del rapporto di lavoro in data antecedente all’erogazione delle tranches, l’importo totale o residuo sarà erogato con le competenze di fine rapporto.
In attuazione dell’accordo del 16 giugno 2021, all’art 21-bis per la pratica realizzazione di quanto disposto, per le sole annualità 2024-2025 a titolo sperimentale, è stato introdotto a carico dei datori di lavoro un contributo welfare obbligatorio destinato alla Piattaforma welfare CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario), pari a 1.000,00 euro annui, spendibili in beni e servizi di welfare, con decorrenza dal 1° gennaio 2024.
Tale importo sarà aggiuntivo rispetto ad eventuali sistemi di flexible benefits già presenti in azienda e con la possibilità di integrare il valore minimo stabilito dal CCNL con versamenti aggiuntivi alla piattaforma, mediante la sottoscrizione di un regolamento o accordo aziendale.
Tale importo è riconosciuto nel caso di assunzione o nomina intervenuta nel corso dell’anno, sia con contratto a tempo indeterminato che a termine, mentre non è riproporzionabile nei rapporto con contratto part-time.
Il contributo per il finanziamento dei programmi di formazione e aggiornamento (fissato in 290,00 euro a carico azienda e 130,00 euro a carico dirigente) per le sole annualità 2024 - 2025, è incrementato di 50,00 euro complessivi, di cui 25,00 euro a carico azienda e 25,00 euro a carico dirigenti, risultando così pari a:
- 315,00 euro a carico azienda e 155,00 euro a carico dirigente, dal 1° gennaio 2024
- 315,00 euro a carico azienda e 155,00 euro a carico dirigente, dal 1° gennaio 2025
Tali contributi, in via transitoria, vanno versati al Fondo Mario Negri con i criteri e le modalità fissate dallo stesso.
In caso di risoluzione del rapporto di lavoro - anche seguita da accordo transattivo o da conciliazione, fatta eccezione per le ipotesi di cessazione per giusta causa, di licenziamento per ragioni disciplinari, di dimissioni volontarie o risoluzione consensuale - il datore di lavoro corrisponderà al CFTM, un contributo pari ad 2.500,00 euro per l’attivazione di procedura di outplacement o per l’accesso a programmi di politiche attive finalizzate alla ricollocazione dei dirigenti.
In ottemperanza al Piano di riequilibrio approvato dalla Covip, viene altresì adeguato il contributo integrativo, comprensivo della quota di contributo di adesione contrattuale per il Fondo Mario Negri, a carico del datore di lavoro:
- 2,39% a decorrere dal 1°gennaio 2023;
- 2,43% a decorrere dal 1°gennaio 2024;
- 2,47% a decorrere dal 1°gennaio 2025.