Congedo genitori 2021 lavoratori dipendenti: chiarimenti dall'Inps
Nuove indicazioni relative alla fruizione del cosiddetto "Congedo genitori 2021" previsto dal D.l 30/2021, arrivano dall'Inps con Circolare del 14 aprile 2021.
Con richiesta al datore di lavoro, i lavoratori possono fruire dei giorni di congedo indennizzato, per i figli di età inferiore a 14 anni o con disabilità grave, per il periodo corrispondente alla durata
- dell’infezione da SARS Covid-19,
- della quarantena da contatto del figlio ovunque avvenuto, o
- del periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza,
- di chiusura del centro diurno assistenziale ricadenti nell’arco temporale dal 13 marzo al 30 giugno 2021.
Il congedo, indennizzato al 50% della retribuzione, può essere fruito da uno solo dei genitori o da entrambi, ma non negli stessi giorni sia in caso di figli minori di 14 anni che con disabilità grave.
I destinatari del Congedo 2021 sono i genitori lavoratori dipendenti che non possono svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile. Sono esclusi dalla misura sia i genitori lavoratori autonomi sia i genitori iscritti alla Gestione separata INPS.
Il D.l 30/2021 ha previsto per i genitori di figli fra i 14 e i 16 anni, il diritto di astenersi dal lavoro senza corresponsione di retribuzione, né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro. In questi casi però, le domande di astensione dal lavoro devono essere presentate ai datori di lavoro e non all’Inps.
Gli eventuali congedi richiesti ai sensi del D.Lgs. 151/2001 fruiti nel periodo 1° gennaio 2021 - 12 marzo 2021 possono essere convertiti, a domanda, nel Congedo 2021 per genitori e non sono computati e indennizzati a titolo di congedo parentale. A tal fine è opportuno che venga data tempestiva comunicazione al datore di lavoro al fine della corretta corresponsione dell’indennità al 50% della retribuzione in luogo di quella al 30% prevista dal T.U. maternità.