Legge 104 e abuso dei permessi: la sentenza della Cassazione

Deve essere sempre presente un nesso diretto tra l’assenza del lavoratore e l’assistenza al disabile

 
assistenza anziano disabile

La Suprema Corte di Cassazione, con ordinanza n. 28.606 del 18 ottobre 2021 in riferimento ai permessi previsti dalla Legge 104 del 1992, ha precisato che deve essere sempre presente un nesso causale diretto tra l’assenza del lavoratore e l’assistenza al disabile per la quale il permesso è stato richiesto.

Anche se al lavoratore è concesso, nell’arco della giornata di fruizione del permesso, di dedicare un lasso di tempo alle proprie esigenze e bisogni personali, la giornata in cui si usufruisce del permesso deve essere sempre connotata dall’effettiva prestazione dell’assistenza al familiare disabile.

Ne consegue che il lavoratore che usa i permessi per svolgere attività diverse da quelle di assistenza si rende colpevole di un abuso di diritto ai danni del datore di lavoro, della collettività e dello Stato che, previa contestazione disciplinare, potrebbe persino essere sanzionato con il licenziamento.

I fatti di causa

Il lavoratore, durante il giorno di assenza dal lavoro per fruizione di “permesso 104” per l’assistenza alla madre disabile, si era recato dapprima presso una struttura alberghiera gestita dalla moglie, successivamente presso altra attività commerciale sempre gestita dalla moglie, facendo infine ritorno ancora nella struttura alberghiera. Il lavoratore aveva così di fatto dedicato soltanto 50 minuti nell’arco dell’intera giornata di fruizione del permesso alla madre disabile, presso la cui abitazione si era recato soltanto per il tempo utile per la preparazione del pranzo.

L’azienda, venuta a conoscenza della predetta condotta, ha licenziato per giusta causa il lavoratore e tale licenziamento è stato giudicato legittimo dapprima dal Tribunale e poi dalla Corte di Appello di Venezia ed infine dalla Suprema Corte di Cassazione con l’ordinanza oggi oggetto di analisi.

La decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, conformemente al già consolidato orientamento giurisprudenziale espresso da ultimo con sentenza n. 19580/2019, ha ribadito in tema di “permessi Legge 104” che l’assistenza che legittima il beneficio in favore del lavoratore - pur non potendo impedire a chi la offre di dedicare spazi temporali adeguati alle personali esigenze di vita - deve comunque garantire al familiare disabile in situazione di gravità un intervento assistenziale di carattere permanente, continuativo e globale.

La Corte di Cassazione ha anche precisato che, ove venga a mancare del tutto il nesso causale tra assenza dal lavoro e l’assistenza al disabile, si è in presenza di un uso improprio o di un abuso del diritto, ovvero di una grave violazione dei doveri di correttezza e buona fede sia nei confronti del datore di lavoro, sia nei confronti dell’ente assicurativo che genera dunque responsabilità del dipendente.

Ribadisce infine che i “permessi Legge 104” non possono essere utilizzati per esigenze diverse, qualsiasi esse siano, rispetto quelle proprie per la funzione cui la norma è preordinata, atteso che il beneficio comporta un sacrificio organizzativo per il datore di lavoro giustificabile solo in presenza di esigenze riconosciute dalla coscienza sociale meritevoli di tutela.

La Suprema Corte di Cassazione precisa infine che a tali permessi non può nemmeno essere attribuita alcuna funzione compensativa o di ristoro delle energie abitualmente impiegate dal dipendente per l’assistenza prestata al disabile, sottolineando nuovamente che il permesso deve essere concretamente e fattivamente utilizzato per l’effettiva prestazione di assistenza.

Servizi correlati

ISO 26000 - Linee Guida per la Responsabilità Sociale

Le Linee Guida ISO 26000 fornisce un quadro tecnico per integrare la responsabilità...
Scopri di più

Regolamento Interno Aziendale: Fondamento della Gestione Aziendale e del Benessere dei Lavoratori

Il regolamento aziendale è un pilastro del contratto individuale di lavoro, emanato...
Scopri di più

MYeBox - Servizi digitali per l'impresa

MYeBox è la piattaforma innovativa e intuitiva dedicata ai clienti Artser dove ...
Scopri di più

Consulenza del lavoro

Affianchiamo i datori di lavoro nella scelta del giusto contratto di lavoro, per ridurre i...
Scopri di più

Consulenza legale e giuslavoristica

Gestire i cambiamenti e le trasformazioni aziendali comporta risvolti giuridico-legali sempre...
Scopri di più

Bando Formare per Assumere 2022-2023

Regione Lombardia ha approvato la seconda edizione del  bando “Formare per...
Scopri di più

Formazione per l'apprendistato professionalizzante

Il contratto di apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato che si...
Scopri di più

Ricerca del personale

Riuscire a selezionare i collaboratori che siano in linea con le aspettative...
Scopri di più

Consulenza per la sicurezza in azienda

Ti sosteniamo e troviamo le soluzioni più adeguate, con continuità nel...
Scopri di più

Valutazione rischio gestanti e lavoratrici madri

Rischio, prevenzione e tutela delle lavoratrici. La tutela delle lavoratrici madri e gestanti...
Scopri di più

Verifica della posizione Inail, classi di rischio e premi

Presupposto indispensabile per la determinazione del premio assicurativo Inail è la...
Scopri di più

Medicina del Lavoro

La medicina del lavoro per un’azienda è uno strumento determinante, che va...
Scopri di più

Smart working o lavoro agile

Lo  smart working o “lavoro agile”  è una maggiore ...
Scopri di più

Paghe Online - MYeBox

La soluzione smart per l’amministrazione del personale. I cedolini paghe dei tuoi...
Scopri di più

Formazione obbligatoria dipendenti CCNL Metalmeccanica Industria

Il CCNL Metalmeccanica Industria prevede che, per supportare lo sviluppo delle competenze...
Scopri di più