Auto aziendali a uso promiscuo: la clausola di salvaguardia

Dal 1° gennaio 2025, con la Legge di Bilancio (Legge 30 dicembre 2024 n. 207), è cambiato radicalmente il regime fiscale dei fringe benefit legati all’uso promiscuo delle auto aziendali. In particolare, fino al 31 dicembre 2024, la tassazione dei fringe benefit per le auto aziendali era calcolata in base alle emissioni di CO₂ del veicolo.
La Legge di Bilancio 2025, invece, ha previsto un nuovo sistema di tassazione fiscale del benefit collegato esclusivamente alla tipologia di alimentazione del veicolo a prescindere quindi dalle emissioni di CO₂.
Infatti, per gli autoveicoli di nuova immatricolazione, concessi in uso promiscuo ai dipendenti con contratti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2025, il valore che concorre alla formazione del reddito imponibile è pari al 50% dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri, calcolato secondo il costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle ACI, al netto degli importi eventualmente trattenuti al dipendente.
La percentuale è ridotta:
- al 10% per i veicoli completamente elettrici;
- al 20% per i veicoli ibridi plug-in.
Per garantire che la transizione verso il nuovo sistema di tassazione per le auto aziendali ad uso promiscuo, previsto dalla legge di Bilancio 2025, avvenga in modo graduale senza pregiudizio delle scelte effettuate dalle aziende nel 2024 sulla base della tipologia di veicolo, la legge di conversione del Decreto Bollette (legge n. 60/2025) ha previsto una “clausola di salvaguardia”.
Tale clausola, che introduce una disciplina transitoria, prevede l’applicazione del precedente regime di tassazione nei seguenti casi:
- veicoli concessi in uso promiscuo tra il 1° luglio 2020 ed il 31 dicembre 2024;
- veicoli concessi nel primo semestre 2025, purché ordinati entro il 31 dicembre 2024.
Mentre per i veicoli ordinati nel 2024 ma immatricolati nel 2025 e concessi in uso promiscuo ai dipendenti dal 1° luglio 2025, troverà applicazione la nuova regola di imposizione fiscale prevista dal 1-1-2025 in base al tipo di alimentazione.
La riforma punta a incentivare l’adozione di veicoli a basse emissioni, in linea con gli obiettivi ambientali nazionali. Dal 2026, salvo ulteriori modifiche, il nuovo sistema entrerà a pieno regime.