Ferie: il punto sulla gestione in vista della chiusura dell’anno

Con l’avvicinarsi del 31 dicembre 2025, è importante per le imprese fare il punto sulla gestione delle ferie maturate dai dipendenti, per garantire il pieno rispetto delle disposizioni normative e contrattuali.
Ogni lavoratore ha diritto a un periodo annuale minimo di quattro settimane di ferie retribuite, un diritto irrinunciabile sancito dall’articolo 36 della Costituzione e disciplinato dal D.Lgs. 66/2003.
La fruizione deve avvenire secondo queste regole:
- almeno due settimane nell’anno di maturazione, anche consecutive se richiesto dal dipendente;
- le altre due settimane entro i 18 mesi successivi alla fine dell’anno di maturazione.
Eventuali deroghe possono essere previste dai contratti collettivi di riferimento.
Le ferie non sono solo un obbligo normativo, ma rappresentano anche un momento essenziale di recupero psicofisico e di equilibrio tra vita lavorativa e personale.
Il datore di lavoro deve:
- verificare il residuo ferie di ciascun dipendente;
- concordare i periodi di smaltimento entro il 31 dicembre per le due settimane obbligatorie;
- programmare eventuali chiusure aziendali (ferie collettive) per ridurre gli arretrati.
Il datore di lavoro ha il potere di definire i periodi di fruizione, tenendo conto delle esigenze organizzative e produttive, ma anche degli interessi del dipendente. In particolare:
- il periodo di ferie deve essere comunicato con congruo anticipo;
- il dipendente non può assentarsi autonomamente senza accordo con il datore di lavoro.
Il mancato godimento del periodo minimo legale di quattro settimane entro i termini previsti dalla legge, o da quelli più ampi fissati dal contratto collettivo, comporta una sanzione amministrativa proporzionata alla gravità della violazione e al numero di lavoratori coinvolti.
Oltre alla sanzione, possono verificarsi altri effetti:
- il lavoratore può chiedere risarcimento del danno biologico o esistenziale, dimostrando il pregiudizio subito per la mancata fruizione delle ferie;
- alla cessazione del rapporto di lavoro, le ferie residue devono essere monetizzate con indennità sostitutiva, soggetta a contributi previdenziali e tassazione IRPEF.
Per una gestione corretta e conforme delle ferie è opportuno:
- monitorare costantemente il monte ferie maturato e non goduto;
- concordare con il personale i periodi di fruizione entro le scadenze;
- imputare per prime le ferie più prossime alla scadenza;
- aggiornare i sistemi di rilevazione presenze per garantire la piena tracciabilità.
Una pianificazione accurata delle ferie è fondamentale per rispettare la normativa e tutelare il benessere dei lavoratori. Agire per tempo consente di evitare criticità organizzative e sanzioni, assicurando un equilibrio sostenibile tra esigenze aziendali e diritti dei dipendenti.