Cosa vendere in Estonia?
Nel 2019 il Pil estone, pari a 28 miliardi di euro a prezzi correnti, ha registrato, secondo i dati dell’Ufficio di statistica aggiornati a febbraio 2020, un incremento su base annua del 4,3%, uno dei più alti in Europa. Sia il settore industriale orientato all'export che i comparti dell’attività economica legati alla domanda interna hanno contribuito alla crescita, con un particolare ruolo giocato dai servizi finanziari e tecnologici.
In relazione agli scambi, secondo i dati preliminari dell'Ufficio di statistica estone relativi al 2019 le esportazioni a prezzi correnti sono ammontate a 14,4 mld. di euro mentre le importazioni si sono attestate a 16,1 mld. di euro. La variazione sull’anno ha riguardato le sole importazioni che presentano una diminuzione dell’1%.
Quanto alle transazioni economiche con l’estero, sulla base dei dati preliminari pubblicati dalla Banca di Estonia a marzo 2020, la bilancia dei pagamenti ha registrato nel 2019 un surplus del conto corrente di 615 mil. di euro, pari al 2,2% del PIL annuo.
Riguardo le previsioni sull’andamento dell’economia, aggiornate a causa dell’attuale situazione di emergenza sanitaria, rispetto alla precedente stima per il 2020 che attestava la crescita del prodotto al 2,3%, il Ministero delle Finanze prevede attualmente una contrazione del PIL pari al 10,1%. Con riferimento al mercato del lavoro per il corrente anno è atteso un aumento del tasso di disoccupazione fino al 9% (+4,4% nel 2019) e un tasso d’inflazione attorno all’1,5% (+2,3% nel 2019).
Il settore dei macchinari e apparecchiature ha registrato negli ultimi anni un andamento positivo degli scambi. I dati elaborati dall’Agenzia ICE (fonte ONU Comtrade) relativi al 2019 indicano che l’interscambio commerciale in questo comparto è ammontato a 2,6 miliardi di euro. Il settore rappresenta rispettivamente il 9,5 e 12,7% del valore complessivo delle importazioni ed esportazioni del Paese. Nel 2019 il valore dell’export italiano in questo settore è ammontato a circa 68 milioni di euro. Il valore corrisponde ad una quota di mercato del 5% in rapporto al totale complessivo dei macchinari e apparecchiature importati nel Paese ed al 17% del totale dell’export italiano. La domanda di beni dall’Italia ha riguardato principalmente macchine di impiego generale ed altre macchine per impieghi speciali.
Il settore delle apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche ha registrato in questi ultimi anni un andamento costante. I dati elaborati dall’Agenzia ICE (fonte ONU Comtrade) relativi al 2019 indicano che l’interscambio commerciale in questo comparto è ammontato a 2,1 miliardi di euro. Il settore rappresenta rispettivamente il 7,5 e 10,5% del valore complessivo delle importazioni ed esportazioni del Paese. Nel 2019 il valore dei beni esportati dall’Italia è stato di circa 40 milioni di euro, pari ad una quota di mercato del 3,7% in rapporto al valore complessivo delle importazioni estoni ed al 9,9% del totale delle nostre esportazioni. La domanda di beni dall’Italia ha riguardato principalmente motori, generatori e trasformatori elettrici, le apparecchiature di cablaggio, le apparecchiature per illuminazione, batterie di pile e accumulatori elettrici.
Il settore degli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi continua a registrare incrementi tendenziali costanti. Gli ultimi dati disponibili elaborati dall’Agenzia ICE (fonte ONU Comtrade) relativi al 2019 indicano che l’interscambio estone in questo comparto, pari a circa 2,5 miliardi di euro, presenta una crescita sull’anno del 3%. Il settore rappresenta rispettivamente il 10,9 e l’8,7% del totale complessivo del valore dei beni importati ed esportati dall'Estonia. Con riferimento all’Italia, nel 2019 il valore dei beni esportati è stato di 34 milioni di euro. Il valore corrisponde ad una quota di mercato del 2,2% rispetto al valore complessivo delle importazioni estoni nel settore ed all’8,5% del totale delle nostre esportazioni nel Paese. La domanda di beni dall’Italia ha riguardato principalmente gli autoveicoli e le parti ed accessori per autoveicoli e loro motori.
Con il progressivo aumento dei consumi finali delle famiglie il settore degli articoli di abbigliamento ha registrato in questi ultimi anni un buon andamento. Secondo i dati elaborati dall’Agenzia ICE (fonte ONU Comtrade) relativi al 2019 l’interscambio commerciale si è attestato a 554 milioni di euro. Il settore rappresenta rispettivamente il 2,4 e 2,1% del totale complessivo del valore dei beni importati ed esportati dal Paese. Nel 2019 il valore delle esportazioni dall’Italia è stato di 14 milioni di euro, pari ad una quota di mercato del 3,8% rispetto al valore complessivo delle importazioni estoni nel settore ed al 3,6% del totale delle nostre esportazioni nel Paese. La domanda di beni dall’Italia ha riguardato principalmente gli articoli di abbigliamento e di maglieria.
Il settore dei prodotti chimici rappresenta una tra le più importanti voci dell’interscambio commerciale estone. I dati elaborati dall’Agenzia ICE (fonte ONU Comtrade) indicano che nel 2019 gli scambi di merci sono ammontati a poco più di 2 miliardi di euro. Il settore rappresenta rispettivamente il 10,4 e 5,6% del totale complessivo del valore dei beni importati ed esportati dal Paese. Nel 2019 il valore dell'export italiano è stato di 34,5 milioni di euro. Il valore corrisponde ad una quota di mercato del 2,1% rispetto al valore complessivo delle importazioni estoni registrato nel settore ed all’8,7% del totale delle nostre esportazioni nel Paese. La domanda di beni dall’Italia ha riguardato principalmente i prodotti chimici di base, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie, altri prodotti chimici, pitture, vernici e smalti, saponi e detergenti, profumi e cosmetici.
L’esportazione di prodotti agroalimentari italiani ha supero nel 2019 i 42 Milioni di euro, con un trend di crescita sul quinquennio 2015-2019 pari al 20%. Particolarmente significativa è stata la crescita del valore dei prodotti importati, che si stanno sempre più orientando sulla qualità anche grazie alla nascita e allo sviluppo di canali distributivi dedicati, finalizzati ad intercettare le classi a reddito crescente sempre più diffuse.
Il mercato sta vivendo una progressiva maturazione, con la ricerca di produzioni di qualità e delle tipicità locali al di là dei prodotti più conosciuti (chianti, mozzarella etc..).
Un fattore competitivo importante è rappresentato sicuramente dal packaging e dalla selezione del giusto partner commerciale, date le ridotte dimensioni del mercato e la sua concentrazione nelle aree urbane.