Armenia 2025: nuove opportunità di business per le imprese italiane

Nel 2025 l’Armenia si conferma tra le economie più dinamiche del Caucaso meridionale. Con una crescita del PIL del 5,1% e un contesto imprenditoriale in rapido sviluppo, il Paese offre condizioni favorevoli per le imprese italiane interessate a espandersi sui mercati esteri e diversificare le proprie attività.
La posizione geografica strategica rende l’Armenia un punto di collegamento naturale tra Europa e Asia, con accesso privilegiato ai Paesi dell’Unione Economica Eurasiatica. A questo si aggiunge un sistema fiscale competitivo - aliquota societaria al 18% e regimi agevolati fino all’1% per imprese IT e localizzate nelle zone economiche franche - e la piena parità di trattamento tra investitori locali e stranieri, che possono detenere il 100% della proprietà e rimpatriare liberamente i profitti.
Nel 2025 il PIL armeno raggiunge i 25,27 miliardi di dollari, con un PIL pro capite di 10.022 dollari e un’inflazione stabile al 3,3%. La disoccupazione si attesta al 12,4%, mentre il debito pubblico rimane contenuto al 53% del PIL. Il valore dell’export ammonta a 10,6 miliardi di euro, a fronte di importazioni pari a 15,4 miliardi di euro.
Diversi comparti offrono potenzialità concrete di collaborazione e investimento per le imprese italiane:
- Tecnologie dell’informazione (IT) – Il settore cresce a ritmi superiori al 20% l’anno, con opportunità in sviluppo software, intelligenza artificiale, cybersecurity e outsourcing.
- Farmaceutico e salute – Area prioritaria per il governo armeno, con domanda crescente di soluzioni per la tracciabilità e di farmaci oncologici.
- Agricoltura e food processing – Focus su agricoltura biologica, trasformazione alimentare e viticoltura, che contribuisce per il 7,9% al PIL nazionale.
- Turismo e infrastrutture – Piano di sviluppo per strutture ricettive, trasporti e servizi: spazio per imprese italiane nel design, nell’arredo e nella gestione.
- Energia rinnovabile – Settore in espansione, sostenuto da incentivi per progetti solari ed eolici e crescente attenzione alle tecnologie green.
Gli scambi commerciali tra Italia e Armenia nel 2024 hanno raggiunto i 421,4 milioni di dollari, in aumento dello 0,9% rispetto all’anno precedente.
Le esportazioni italiane – pari a 344,3 milioni di dollari (+7,1%) – riguardano principalmente macchinari, tessili, abbigliamento e prodotti chimici, mentre le importazioni dall’Armenia ammontano a 67,1 milioni di dollari (+4,8%).
Il Paese attrae investimenti diretti esteri pari al 2,3% del PIL e beneficia di numerosi programmi di cooperazione internazionale. L’Unione Europea ha stanziato 2,5 miliardi di euro per infrastrutture, energia e inclusione sociale, mentre la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha lanciato una nuova strategia 2025–2030 per sostenere PMI, energia verde e imprenditoria inclusiva.
Tra i principali vantaggi per le imprese:
- esenzione totale da imposte e dazi nelle Zone Economiche Franche;
- regime semplificato per le PMI, con tassazione sul fatturato tra l’1% e il 10%;
- detrazioni fino al 200% per il personale tecnico nel settore IT;
- registrazione aziendale in 1–2 giorni, anche per società con capitale interamente straniero.
Con un mix di vantaggi competitivi, incentivi fiscali e settori in rapida espansione, l’Armenia rappresenta una piattaforma strategica per le imprese italiane che vogliono avviare progetti di export, partnership o insediamenti produttivi in un mercato emergente ma stabile.