Il Codice doganale: l'importanza dell'identificativo univoco del prodotto
La tipologia di merci che transita alla dogana è vastissima: ecco perché è stato introdotto il codice doganale, una voce numerica che identifica in modo univoco e condiviso uno specifico prodotto a livello internazionale. Grazie a questa nomenclatura, i prodotti possono transitare da un Paese all’altro, accompagnati dalle relative bolle doganali.
Il codice doganale è fondamentale per sapere che tassa applicare al momento del passaggio doganale e per calcolare le statistiche di commercio internazionale.
La convenzione in vigore prevede uno standard chiamato “Sistema Armonizzato”, abbreviato in SA o ancora più frequentemente in HS – Harmonized System, in cui è possibile trovare tutti i codici armonizzati che descrivono le merci commercializzabili.
L’armonizzazione delle voci è gestita dall’Organizzazione Mondiale delle Dogane (World Customs Organization, WCO), organo di cui fanno parte oltre 170 stati, con sede a Bruxelles.
Per comprendere esattamente come è regolamentata la Nomenclatura Doganale Combinata, è utile fare un passo indietro, e osservare come è costituito il Codice armonizzato internazionale (HS Code).
Questo codice può essere di 6 oppure di 10 cifre:
- le prime 6 cifre della voce doganale corrispondono proprio al Sistema Armonizzato e sono sempre identiche, perché condivise e applicate da tutti gli stati aderenti all’Organizzazione Mondiale delle Dogane;
- le cifre dalla 7 alle 10 corrispondono invece alla Nomenclatura Combinata (cifre 7 e 8) e al codice Taric – Tariffa Integrata Comunitaria (cifre 9 e 10).
Classificare correttamente la merce che viaggia per il mondo è essenziale per tutelarne la circolazione e garantire la corretta applicazione del dazio.