Acconto imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR: versamento entro il 16 dicembre 2025

Entro il 16 dicembre 2025 i datori di lavoro che gestiscono il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) in regime di accantonamento interno sono tenuti a versare l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione maturata nel corso dell’anno.
Si tratta di un adempimento fiscale rilevante, perché permette di distribuire nel tempo il carico tributario legato alla rivalutazione del TFR, riducendo l’importo del saldo da versare nei mesi successivi.
Ogni anno il TFR accantonato viene rivalutato secondo le regole previste dall’art. 2120 del Codice civile, che stabilisce due componenti:
- una quota fissa dell’1,5% annuo;
- una quota variabile pari al 75% dell’aumento dell’indice ISTAT FOI (prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi).
Sulla rivalutazione complessiva si applica un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, attualmente al 17%.
Il versamento deve essere effettuato tramite modello F24, utilizzando il codice tributo 1712 – “Imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR – acconto”, indicando come anno di riferimento il 2025.
Il saldo dell’imposta verrà versato entro il 16 febbraio 2026, quando saranno disponibili gli indici ISTAT definitivi.
Il datore di lavoro può scegliere tra due metodi alternativi:
-
Metodo storico
Si versa il 90% dell’imposta sostitutiva versata l’anno precedente. -
Metodo previsionale
Si stima la rivalutazione maturata nel 2025, si applica l’aliquota del 17% e si versa il 90% dell’importo calcolato.
La scelta dipende da vari elementi: andamento dell’inflazione, TFR accantonato, variazioni nel personale e dinamica aziendale.
Per determinare correttamente l’acconto è utile:
- verificare il TFR accantonato al 31 dicembre 2024;
- monitorare l’evoluzione degli indici ISTAT FOI nel 2025;
- valutare eventuali variazioni della forza lavoro;
- selezionare il metodo più coerente con la situazione aziendale.
Pur trattandosi di un obbligo tecnico, l’acconto assume rilievo anche in termini di compliance fiscale e di corretta gestione del costo del lavoro. Una pianificazione anticipata contribuisce a evitare criticità e garantisce la regolarità degli obblighi contributivi e fiscali.