Ambienti confinati e sospetti di inquinamento: rischi, formazione e strumenti

Prendendo spunto dai recenti e gravi incidenti sul lavoro, analizziamo le sfide e gli strumenti per la sicurezza negli ambienti confinati o sospetti di inquinamento: rischi associati, definizioni, normative, oltre alle possibilità offerte dalla formazione e dai documenti a disposizione per approfondire, conoscere e, soprattutto, prevenire.
Iniziamo esaminando il concetto di "ambienti confinati o sospetti di inquinamento", come definito dal DPR 177/2011. Tale termine fa riferimento a una vasta gamma di spazi, tra cui vasche, silos, pozzi, cunicoli e fogne, tra gli altri. Tuttavia, una lacuna evidente nella normativa attuale è la mancanza di una definizione precisa di ambiente confinato.
Ci sono diversi tipi di rischi associati a questi ambienti, tra cui la mancanza o l'eccesso di ossigeno, l'esposizione a sostanze pericolose, la presenza di gas infiammabili e il contatto con temperature estreme. È importante notare che gli ambienti confinati non sono limitati ad ambiti lavorativi specifici e possono essere presenti in vari settori d'impresa.
Negli ultimi anni, sono stati segnalati gravi incidenti che coinvolgono lavorazioni in spazi confinati. Questi incidenti spesso sono causati dalla mancanza di procedure di sicurezza adeguate, compreso il monitoraggio dell'atmosfera, l'uso di dispositivi di protezione e la gestione delle emergenze.
Il DPR 177/2011 è stato emanato in risposta a una serie di infortuni mortali e stabilisce linee guida per migliorare la sicurezza negli spazi confinati, con un'attenzione particolare alla formazione dei lavoratori e all'applicazione di procedure adeguate.
A distanza di anni dall'entrata in vigore del DPR, persistono ancora diverse criticità: oltre alla mancanza di una definizione chiara di ambiente confinato, manca un elenco non esaustivo di tali ambienti e linee guida specifiche per la formazione dei lavoratori. È evidente la necessità di un miglioramento significativo nella prevenzione degli incidenti in questi ambienti, compreso un focus maggiore sull'adeguata formazione degli operatori per identificare e affrontare i rischi.
Nel 2020, l'Inail ha pubblicato tre schede tecniche sull'argomento a cui è utile fare riferimento:
- Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e assimilabili - Aspetti legislativi e caratterizzazione (PDF): questo documento raccoglie gli aspetti legislativi correlati agli ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e approfondisce gli elementi utili per la loro caratterizzazione, con menzione di una norma tecnica in fase di sviluppo.
- Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e assimilabili - Formazione in aula e addestramento in campo (PDF): presenta un'esperienza formativa e di addestramento in situ per i lavoratori e i rappresentanti del datore di lavoro operanti in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento.
- Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e assimilabili - Prodotti di ricerca dell'Istituto (PDF): illustra alcune attività di ricerca e sperimentazione condotte dal Laboratorio Macchine e Attrezzature di lavoro del Dipartimento DIT dell'Inail.
Inoltre, nel 2017 l'Inail ha pubblicato la scheda Infor.MO, Gli ambienti confinati (PDF), che tratta delle dinamiche degli infortuni più comuni in questi ambienti e presenta alcune possibili definizioni di "ambienti confinati".
Segnaliamo infine che nel 2020, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) ha redatto le Linee di indirizzo per la gestione dei rischi derivanti dai lavori in ambienti confinati o a rischio di inquinamento (PDF), un documento destinato a RSPP/ASPP, CSP/CSE e professionisti del settore, ma utile anche per datori di lavoro e imprese coinvolte nei lavori negli spazi confinati.