Sicurezza sul lavoro: la Relazione annuale INAIL 2024

Un quadro complesso tra stabilità e nuove vulnerabilità

 
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La Relazione annuale INAIL 2024 fotografa una situazione apparentemente stabile sul fronte degli infortuni sul lavoro, ma evidenzia segnali importanti che imprese e datori di lavoro non possono ignorare. Rispetto al 2023, il numero totale delle denunce di infortunio è sostanzialmente invariato (+0,4%), ma aumentano i casi che coinvolgono studenti, così come le malattie professionali e gli infortuni “in itinere”, ossia quelli avvenuti durante gli spostamenti casa-lavoro.

Questo insieme di dati sottolinea l’urgenza di intervenire su tre fronti: cultura della prevenzione, attenzione alle nuove forme di vulnerabilità e maggiore presidio nei contesti meno strutturati, come i percorsi formativi in azienda.

Infortuni sul lavoro: lieve aumento complessivo, crescono i casi tra gli studenti

Nel 2024 le denunce di infortunio totali sono state 593.000, con un incremento dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Se tra i lavoratori si osserva una leggera flessione (-1%), preoccupano invece i dati relativi al mondo scolastico: le denunce che coinvolgono studenti sono salite a oltre 78.000 (+10,5%), con 2.100 casi legati a percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO).

Per le imprese che ospitano giovani in alternanza scuola-lavoro, diventa quindi essenziale garantire ambienti sicuri e formativi, adeguati alla loro inesperienza, e fornire una formazione preventiva chiara e specifica.

Morti sul lavoro: numeri stabili, ma crescono i decessi “in itinere”

Il numero delle denunce di infortunio mortale si attesta a 1.202, in lieve aumento (+1 caso) rispetto al 2023. La maggior parte riguarda lavoratori (1.189 casi), ma si segnala anche un aumento tra gli studenti (da 8 a 13 decessi in un anno).

Colpisce l’incremento del 10,2% dei decessi in itinere, che salgono a 303, rappresentando oltre il 42% degli eventi mortali avvenuti fuori dal luogo di lavoro. Un dato che richiama l’attenzione sulle condizioni di mobilità e sulla necessità di considerare anche gli spostamenti all’interno delle strategie di prevenzione aziendale.

Malattie professionali: +21,8%, record storico

Le denunce di malattia professionale superano per la prima volta quota 88.000 (+21,8%), con una distribuzione prevalente al Centro e al Sud Italia. Le patologie muscolo-scheletriche restano le più diffuse, ma aumentano anche i disturbi legati a sovraccarico biomeccanico, stress lavoro-correlato e condizioni ambientali sfavorevoli.

Per le imprese questo significa investire in valutazioni del rischio più puntuali, ergonomia delle postazioni, formazione mirata e strumenti organizzativi orientati al benessere.

Focus su categorie e contesti a rischio

L’analisi INAIL evidenzia alcune tendenze significative:

  • i lavoratori over 64 sono sempre più coinvolti negli infortuni (+4,4%), così come i lavoratori stranieri, sia per infortuni (+1,5%) sia per malattie professionali (+27%).
  • le donne rappresentano il 31,6% degli infortuni denunciati, ma solo il 6,3% dei casi mortali.
  • i settori più colpiti restano manifatturiero, costruzioni, sanità, trasporti e logistica.

Questi dati richiedono un’attenzione specifica nella gestione del rischio e nelle politiche di inclusione e protezione dei lavoratori più esposti.

Un bilancio solido a sostegno della prevenzione

Dal punto di vista economico, il 2024 si chiude per INAIL con un avanzo finanziario di oltre 2,6 miliardi di euro, frutto di entrate per 13 miliardi e uscite per 10,3 miliardi.

L’Istituto conferma la solidità della sua gestione, con risorse che possono – e devono – essere impiegate per potenziare le attività di prevenzione, promuovere bandi per la sicurezza (come il Bando ISI) e sostenere le imprese nei percorsi di miglioramento organizzativo e tecnologico.

Indicazioni per le imprese: come interpretare i dati

Per le PMI e i datori di lavoro, la Relazione annuale INAIL 2024 rappresenta molto più di un esercizio statistico. È uno strumento utile per orientare le politiche aziendali su sicurezza e benessere, valorizzare la formazione, investire in attrezzature adeguate e aggiornare costantemente il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

Particolare attenzione andrà riservata:

  • alla sicurezza nei percorsi formativi (PCTO),
  • alla gestione dei rischi in itinere e nei trasferimenti,
  • alla prevenzione delle patologie croniche da sovraccarico fisico e mentale.

Il quadro delineato dall’INAIL parla chiaro: se da un lato il numero di infortuni resta stabile, dall’altro emergono nuovi punti critici e categorie fragili. Le imprese hanno oggi l’opportunità – e la responsabilità – di trasformare questi dati in azioni concrete: una cultura della sicurezza più diffusa, una formazione più consapevole, una gestione del rischio più inclusiva.

Relazione annuale INAIL 2024 - Sintesi dell'andamento infortunistico e tecnopatico (PDF)


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