Infortuni e malattie professionali: il bilancio del 2024 secondo i dati Inail

L’Inail ha pubblicato i primi dati ufficiali sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali relativi al 2024, offrendo un’analisi dettagliata sull’andamento del fenomeno. Se da un lato si registra una lieve flessione degli incidenti in occasione di lavoro, dall’altro aumentano i casi in itinere e le denunce di malattie professionali. Un quadro complesso che impone alle imprese un’attenzione costante alla sicurezza sul lavoro.
Nel corso del 2024, le denunce di infortunio sul lavoro (escludendo quelle degli studenti) sono state 511.688, con un calo dello 0,7% rispetto alle 515.141 registrate nel 2023. Tuttavia, analizzando i dati in dettaglio emerge una dinamica differente:
- Infortuni in azienda in calo (-1,9%): i casi avvenuti durante l’attività lavorativa sono passati da 422.880 a 414.853. I settori più colpiti sono il manifatturiero, i trasporti e le costruzioni, mentre nella sanità il calo è legato alla diminuzione degli infortuni da contagio.
- Aumentano gli infortuni in itinere (+5,0%): gli incidenti avvenuti nel tragitto casa-lavoro sono cresciuti da 92.261 a 96.835, rappresentando ormai il 19% del totale.
Nel 2024 sono state segnalate 1.077 denunce di infortunio mortale, con un incremento di 48 casi rispetto al 2023. La crescita è dovuta soprattutto ai decessi in itinere, aumentati da 239 a 280 (+17,2%), mentre quelli avvenuti in azienda sono rimasti stabili. Tra le cause più frequenti troviamo incidenti stradali, schiacciamenti, esplosioni e cadute dall’alto.
Un dato preoccupante riguarda gli incidenti plurimi, ossia quelli che coinvolgono più lavoratori contemporaneamente: nel decennio 2015-2024 si sono verificati 160 episodi con 429 vittime, spesso legati a incidenti stradali, crolli di strutture e ambienti confinati con presenza di gas tossici.
Le denunce di malattie professionali hanno registrato un forte aumento, passando da 72.754 nel 2023 a 88.499 nel 2024 (+21,6%).
Le patologie più frequenti sono:
- Malattie del sistema osteomuscolare e connettivo (74,7% del totale)
- Disturbi del sistema nervoso (12,0%)
- Patologie dell’orecchio e dell’apofisi mastoide (6,5%)
La crescita è attribuibile a una maggiore consapevolezza dei lavoratori e a una migliore capacità di diagnosi, ma anche alla persistenza di rischi ergonomici, esposizione a rumori e sollecitazioni ripetitive.
Secondo i dati Eurostat, l’Italia continua a registrare tassi di infortuni mortali inferiori alla media UE, con 0,87 decessi ogni 100.000 occupati rispetto ai 3,35 della Francia e 1,53 della Spagna. Tuttavia, il confronto rimane complesso per via delle differenze nei sistemi assicurativi e nelle modalità di rilevazione.
I dati Inail del 2024 confermano l’importanza di rafforzare le misure di prevenzione in azienda, con particolare attenzione ai rischi legati alla mobilità, ai settori più esposti e alle malattie professionali. Investire in formazione e cultura della sicurezza è la chiave per ridurre incidenti e garantire ambienti di lavoro più sicuri.
Scarica il report completo con tutti i dati Inail 2024 (PDF)