ISO 9001:2026, cosa cambia e perché le PMI devono prepararsi ora

La versione definitiva è attesa per il 2026, con un periodo di transizione di circa tre anni

 
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La nuova edizione della norma ISO 9001 è ormai alle porte: il Draft International Standard (DIS) è stato pubblicato ad agosto 2025 e la versione definitiva è attesa per il 2026, con un periodo di transizione di circa tre anni.

Per le imprese già certificate o che intendono certificarsi, questa revisione rappresenta un’evoluzione importante: non cambia la struttura di fondo della norma, ma introduce elementi che possono diventare un vantaggio competitivo concreto, soprattutto per le PMI.

Perché una revisione?

Il mondo del lavoro e dei mercati è cambiato: digitalizzazione, sostenibilità, gestione del rischio e nuove competenze stanno ridefinendo i modelli organizzativi. La revisione 2026 nasce per rendere la ISO 9001 più aderente alle sfide attuali, rafforzando la capacità delle imprese di anticipare i cambiamenti e migliorare la propria resilienza. Per le PMI, questo significa trasformare un adempimento in un’occasione per evolvere.

Le principali novità del Draft 2025

Le modifiche non stravolgono la norma, ma ne aggiornano il linguaggio e la prospettiva gestionale.
Ecco i punti più rilevanti per le imprese:

Cambiamento climatico e sostenibilità
Il nuovo testo richiede di valutare se il cambiamento climatico incide sul contesto aziendale (clausole 4.1 e 4.2). Per le PMI significa integrare la sostenibilità nelle decisioni strategiche, senza introdurre nuovi obblighi ambientali, ma con un approccio più consapevole.

Etica e cultura della qualità
La leadership dovrà promuovere comportamenti etici e diffondere una cultura della qualità condivisa a tutti i livelli (clausola 5). Nelle PMI, dove il ruolo dell’imprenditore è centrale, questo aspetto può diventare un motore di coinvolgimento e miglioramento interno.

Rischi e opportunità
La norma distingue più chiaramente i due concetti, spingendo le imprese a leggere il rischio anche come occasione di innovazione (clausola 6). Un cambio di mentalità utile per pianificare e innovare con metodo.

Consapevolezza del personale
Tutti i collaboratori devono conoscere i principi del sistema qualità e il loro ruolo nel mantenerlo efficace (clausola 7). Per una PMI è un richiamo a investire sulla formazione, trasformandola in leva di responsabilità e crescita.

Dati e misurazioni
Maggiore attenzione all’uso dei dati per valutare le prestazioni e orientare le decisioni (clausola 9). Chi già utilizza indicatori e KPI troverà più facile adattarsi, per gli altri è il momento di iniziare.

Cosa cambia (in meglio) per le PMI

Molte piccole e medie imprese temono che ogni aggiornamento ISO implichi nuovi costi o burocrazia. In realtà, la revisione 2026 offre diversi vantaggi concreti:

  • Processi più chiari e misurabili: la distinzione tra rischio e opportunità aiuta a individuare punti deboli e aree di miglioramento reali.
  • Maggiore coerenza con gli obiettivi ESG: la nuova norma si allinea ai principi di sostenibilità sempre più richiesti nei bandi e nelle filiere produttive.
  • Cultura aziendale più solida: diffondere la qualità come valore condiviso rafforza il senso di appartenenza e la responsabilità individuale.
  • Reputazione e accesso al mercato: essere pronti alla versione 2026 potrà diventare un elemento distintivo in gare d’appalto e rapporti con clienti internazionali.
  • Transizione più semplice: chi inizia oggi l’adeguamento potrà aggiornarsi gradualmente, senza urgenze e con costi più contenuti.
     
Come prepararsi: la roadmap per le PMI
  1. Analizzare lo stato attuale
    Confronta il tuo sistema qualità ISO 9001:2015 con le novità del Draft 2025. Identifica eventuali gap o processi da aggiornare.

  2. Coinvolgere la direzione e il personale
    La revisione enfatizza il ruolo della leadership e della cultura interna. È il momento di investire in formazione e comunicazione.

  3. Integrare il tema rischio/opportunità
    Ripensa la pianificazione strategica in ottica preventiva: gestire i rischi significa anche scoprire nuove opportunità di mercato.

  4. Utilizzare i dati per migliorare
    Prepara strumenti semplici per raccogliere, leggere e condividere i dati di processo: ti aiuteranno a dimostrare risultati concreti.

  5. Programmare la transizione
    Anche se la versione 2026 sarà ufficiale solo l’anno prossimo, iniziare ora consente di arrivare pronti e ridurre tempi e costi futuri.

La revisione ISO 9001:2026 non introduce un nuovo obbligo, ma un nuovo modo di guardare all’organizzazione.
Per le PMI è un invito a migliorare i processi, a rendere più partecipi le persone e a usare la qualità come leva di crescita e credibilità.

Artser accompagna le imprese nella gestione e nell’evoluzione dei sistemi di qualità, con consulenti specializzati nella norma ISO 9001. Dalla gap analysis all’adeguamento documentale, dalla formazione del personale fino all’assistenza nella certificazione, ogni passo è costruito sulle esigenze dell’impresa. 
 

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