Lavori in quota: confermata la responsabilità del datore di lavoro se mancano le misure di prevenzione

La Corte di Cassazione con sentenza n. 47028 del 20 dicembre 2024, ha ribadito principi fondamentali in materia di sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione ai lavori in quota e alla mancata adozione di misure di prevenzione adeguate.
Nel caso specifico l'infortunio si è verificato durante la posa di lastre prefabbricate in cemento armato, ad un'altezza di 3,70 metri. Il preposto di cantiere ha subito gravi lesioni a seguito della caduta dovuta alla rottura di una lastra, riportando fratture multiple e lussazione della spalla.
Le principali criticità rilevate dalla Cassazione rhanno riguardato la mancata valutazione dei rischi specifici in quanto il Piano Operativo di Sicurezza (POS) dell'azienda non contemplava adeguate misure per la posa delle lastre e anche l'assenza di misure di protezione idonee (i dispositivi anticaduta erano inadeguati e la documentazione tecnica non era disponibile in cantiere).
La Corte ha confermato la responsabilità del datore di lavoro per lesioni personali colpose aggravate, con violazione dell'art. 96 del D.Lgs 81/08 per la mancata valutazione dei rischi e degli artt. 115 e 122 per la mancata predisposizione di misure idonee contro le cadute dall'alto.
La difesa ha tentato di dimostrare la condotta abnorme del lavoratore e la disponibilità della documentazione tecnica via e-mail, ma la Cassazione ha respinto queste argomentazioni, sottolineando che il rischio di caduta dall'alto è tipico del lavoro in quota e deve essere prevenuto con misure concrete e tempestive.
Questa sentenza rafforza l'obbligo per i datori di lavoro di adottare un approccio più rigoroso alla gestione della sicurezza sul lavoro, in particolare per le attività in quota. È fondamentale che venga effettuata una valutazione approfondita dei rischi, tenendo conto delle reali condizioni operative e delle specificità di ogni cantiere.
Le misure di sicurezza devono essere disponibili e applicabili, evitando soluzioni standardizzate che potrebbero rivelarsi inadeguate in situazioni particolari. Inoltre, è essenziale che i lavoratori siano formati e informati in modo completo e costante, garantendo che abbiano sempre accesso alle istruzioni operative necessarie direttamente sul posto di lavoro, affinché possano adottare comportamenti sicuri e conformi alle procedure stabilite.
La sentenza della Corte di Cassazione n. 47028/2024 rappresenta un ulteriore monito, sottolineando l'importanza della prevenzione efficace e dell'applicazione rigorosa delle normative di sicurezza sul lavoro. I datori di lavoro devono adottare tutte le misure necessarie per evitare infortuni e garantire un ambiente di lavoro sicuro, pena gravi responsabilità penali e civili.
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