Legge 182/2025: tutte le novità per i datori di lavoro dal 18 dicembre

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 281 del 3 dicembre 2025 la Legge 2 dicembre 2025, n. 182, “Disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese”. La norma è in vigore dal 18 dicembre 2025 e introduce una serie di misure che riguardano direttamente anche i datori di lavoro, incidendo su ambiti come immigrazione, cassa integrazione e rapporti con la Pubblica Amministrazione.
L’intervento più significativo riguarda le procedure di assunzione dei lavoratori extracomunitari, con una semplificazione che tocca diversi aspetti operativi.
Idoneità alloggiativa
- Non è più necessario fare riferimento ai parametri dell’edilizia residenziale pubblica: il requisito è ricondotto ai criteri igienico-sanitari previsti dal DM Sanità 5 luglio 1975.
- Se l’alloggio è un dormitorio stabile di cantiere, il datore di lavoro può autocertificare il rispetto dei requisiti di sicurezza indicati nell’Allegato XIII del D.Lgs. 81/2008.
- Se l’alloggio è collocato in una struttura ricettiva (hotel, albergo), sarà sufficiente indicarne la denominazione: la responsabilità del rispetto delle normative ricade sulla struttura.
Tempi di rilascio del nulla osta
La legge riduce in modo significativo i tempi amministrativi:
- da 60 a 30 giorni per i lavoratori formati nei Paesi di origine;
- da 90 a 30 giorni per i lavoratori altamente qualificati titolari di Carta Blu UE.
La legge introduce un nuovo adempimento per i lavoratori in Cassa Integrazione: chi avvia un’altra attività lavorativa durante il periodo di CIG deve informare anche il datore di lavoro, oltre all’INPS.
Non è stata prevista una sanzione specifica per la mancata comunicazione, ma l’informazione è rilevante per consentire all’azienda di programmare eventuali percorsi di formazione, aggiornamento o riqualificazione.
Cosa devono fare le imprese:
- inserire l’obbligo di comunicazione nelle informative ai lavoratori in CIG;
- definire un canale ufficiale per ricevere tali segnalazioni (e-mail dedicata, modulo, procedura interna);
- aggiornare le istruzioni operative e sensibilizzare i lavoratori sul nuovo adempimento.
La legge interviene anche sui rapporti tra imprese e Pubblica Amministrazione, riducendo da 12 a 6 mesi il periodo entro il quale un ente pubblico può annullare d’ufficio un proprio atto favorevole (come autorizzazioni o contributi).
Decorso questo termine, l’atto diventa definitivo, salvo eccezioni particolari. La misura rafforza la stabilità degli atti amministrativi e offre maggiore prevedibilità nei rapporti con la PA.