Prevenire gli incendi: comportamenti corretti e misure preventive

Nel contesto aziendale, la formazione antincendio rappresenta un elemento imprescindibile per la sicurezza sul lavoro. Come abbiamo evidenziato, la recente sentenza della Corte di Cassazione n. 4165 ha sottolineato l'importanza di tale formazione, evidenziando la responsabilità del datore di lavoro in caso di mancata preparazione dei dipendenti alle emergenze antincendio.
La gestione efficace della sicurezza antincendio non si limita all'installazione di dispositivi di sicurezza, ma richiede un impegno costante nella formazione del personale. Questo include l'adozione di misure preventive, la verifica periodica delle attrezzature e la preparazione dei lavoratori a rispondere adeguatamente in caso di incendio.
Un’efficace prevenzione antincendio passa anche attraverso una corretta gestione dei comportamenti quotidiani negli ambienti di lavoro. Il Decreto del Ministero dell’Interno del 3 settembre 2021 (in attuazione del D.Lgs. 81/08) indica che il datore di lavoro è tenuto a garantire una gestione efficace della sicurezza antincendio (GSA). Tra le attività previste:
- adozione e verifica periodica delle misure antincendio;
- controllo del rispetto dei divieti e delle condizioni operative;
- manutenzione di impianti, estintori e altri dispositivi di sicurezza;
- pianificazione della gestione dell’emergenza;
- corretta segnaletica e gestione dei lavori a rischio incendio.
A supporto della formazione degli addetti, i Vigili del Fuoco hanno diffuso specifiche dispense didattiche, che offrono indicazioni pratiche su come prevenire incendi, soprattutto in relazione a deposito e uso di materiali infiammabili, fonti di calore, impianti elettrici, fumo e sigarette, gestione dei rifiuti, aree non presidiate. Vediamoli in sintesi.
- Materiali infiammabili e fonti di calore: gestirli in sicurezza
I materiali facilmente combustibili devono essere sempre limitati allo stretto necessario e mai posizionati lungo le vie di esodo. Gli eccessi vanno custoditi in aree dedicate e ben ventilate. Se possibile, è raccomandata la sostituzione con alternative meno pericolose (es. adesivi a base acquosa al posto di quelli a base solvente).
Attenzione anche all’uso delle fonti di calore: bombole di gas, apparecchi di riscaldamento e lavorazioni a fiamma devono essere utilizzati solo in ambienti idonei, ventilati e liberi da materiali combustibili. È fondamentale tenere puliti filtri e condotti di aspirazione per evitare accumuli di grassi o polveri.
- Apparecchiature elettriche e fumo: rischi sottovalutati
La cattiva gestione degli impianti elettrici è una causa frequente di incendio. Il personale deve essere formato a riconoscere i malfunzionamenti, evitare il sovraccarico di prese multiple e affidare le riparazioni solo a tecnici qualificati.
Quanto al fumo, deve essere vietato in tutte le aree a rischio. Se presenti zone fumatori, vanno predisposti portacenere adeguati, da svuotare regolarmente, evitando contenitori infiammabili.
- Rifiuti e aree non presidiate: l’ordine fa la differenza
I rifiuti combustibili e gli scarti di lavorazione non devono mai essere accumulati vicino a uscite di emergenza o in zone a rischio innesco. È buona prassi rimuoverli ogni giorno e stoccarli in aree apposite.
Le aree poco frequentate, come cantine o locali tecnici, devono restare sgombre da materiali inutili e protette da accessi non autorizzati. Un incendio in questi spazi potrebbe svilupparsi senza essere notato in tempo utile.
Organizzare una corretta gestione della sicurezza antincendio richiede formazione specifica e costante. Ogni addetto deve essere preparato a riconoscere situazioni di rischio e ad agire correttamente in caso di emergenza. Questo non solo per rispettare la normativa, ma per proteggere le persone e il futuro dell’impresa.
La formazione antincendio, obbligatoria per tutti i lavoratori, è fondamentale per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro. Essa include l'addestramento degli addetti alla prevenzione incendi, alla lotta antincendio e alla gestione dell’emergenza, con corsi specifici che variano in base al livello di rischio dell'attività aziendale.