Rinnovo CCNL Dirigenti Terziario: le novità per le aziende

Il 5 novembre 2025 è stato firmato il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti delle aziende del Terziario, distribuzione e servizi. L’accordo, sottoscritto da Confcommercio e Manageritalia, entrerà in vigore il 1° gennaio 2026 e resterà valido fino al 31 dicembre 2028. Il rinnovo è stato siglato in anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto in vigore, a testimonianza della volontà delle parti di garantire stabilità e continuità in un contesto economico ancora incerto.
Il nuovo CCNL introduce importanti novità sia sul piano economico che su quello normativo e sociale, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo dei dirigenti e rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione.
Il contratto prevede un incremento del trattamento economico minimo mensile lordo pari a 800 euro, suddiviso in tre tranche: 1° gennaio 2026; 1° gennaio 2027 e 1° gennaio 2028.
Gli aumenti andranno ad incrementare il minimo contrattuale mensile e non potranno essere assorbiti da trattamenti individuali già in essere, salvo specifiche eccezioni per somme erogate dopo il 31 luglio 2025 a titolo di acconto su futuri aumenti contrattuali.
Il Welfare contrattuale viene rafforzato con l’introduzione di un credito annuale di 1.500 euro per ciascun dirigente, valido per tutto il triennio 2026–2028. Il credito sarà utilizzabile tramite la piattaforma CFMT per l’accesso a servizi e benefit personalizzati, con la possibilità di riportare eventuali residui all’anno successivo o destinarli alla previdenza complementare.
Il contributo aziendale al Fondo Mario Negri sarà aumentato progressivamente con aliquote a carico del datore di lavoro fino al 2,62% nel 2028. Anche il contributo a carico del dirigente passerà dall’1% al 2% della retribuzione convenzionale annua.
Inoltre, il premio per la copertura infortuni dell’Associazione Antonio Pastore salirà da 410 a 560 euro annui per assicurato, con decorrenza dal quarto trimestre 2025.
Il contratto introduce una misura sperimentale per favorire l’invecchiamento attivo: le aziende potranno trattenere o riassumere dirigenti senior (fino a tre anni dalla pensione di vecchiaia) con contratti a termine, anche part-time, per attività di tutoraggio e mentoring. Su questi rapporti si applicheranno agevolazioni contributive per un massimo di tre anni.
Il rinnovo valorizza il programma “Un Fiocco in Azienda”, volto a sostenere la genitorialità e il rientro delle madri al lavoro dopo la maternità, promuovendo anche un ruolo più attivo dei padri. Per i dirigenti affetti da gravi patologie invalidanti (con almeno il 74% di invalidità), è previsto il mantenimento della copertura sanitaria Fasdac per un massimo di 24 mesi durante eventuali periodi di congedo non retribuito, con contributi interamente a carico del datore di lavoro.
Inoltre il contratto rafforza l’impegno per la formazione continua, anche attraverso iniziative di autoformazione. Dal 1° gennaio 2026, le politiche attive per la ricollocazione saranno estese a tutti i casi di cessazione del rapporto di lavoro (escluse dimissioni volontarie e giusta causa), con una riduzione del contributo aziendale al CFMT da 2.500 a 2.000 euro.
Infine, viene istituito un Osservatorio nazionale per la parità di genere, la trasparenza retributiva e il contrasto al dumping contrattuale, con l’obiettivo di promuovere condizioni di lavoro più eque e inclusive.
Il rinnovo del CCNL per i dirigenti del terziario rappresenta un passo importante verso un modello contrattuale più moderno, attento al benessere delle persone e capace di rispondere alle sfide del presente e del futuro.