Automazione e IA portano cyber sicurezza alle Pmi. Ma serve anche la formazione
Nel contesto digitale odierno, la sicurezza informatica è una priorità assoluta per ogni impresa, indipendentemente dalle sue dimensioni. E sono anzi, in particolare, proprio le Pmi a trovarsi dinanzi a sfide complesse quando si tratta di proteggere i propri asset digitali. Sfide che possono essere affrontate con l’automazione e l’intelligenza artificiale. «Perché vorrei sottolineare – dice Benedetto Lafortezza di Ibm, partner di Made Competence Center - che le piccole e medie imprese rischiano di sottovalutare determinati rischi, e disponendo di risorse limitate rispetto alle grandi realtà, possono anzi essere più soggette ad attacchi».
Le principali dinamiche di cui una Pmi deve tenere conto sono tre:
1. Complessità dell'infrastruttura - Mentre le grandi imprese affrontano la protezione di un vasto e complesso ecosistema di sistemi e applicazioni, le Pmi operano su una scala più ridotta. Tuttavia, questa scala più modesta non diminuisce l'importanza di implementare misure di sicurezza solide.
2. Consapevolezza della sicurezza- Le Pmi tendono a non avere programmi di formazione strutturati in materia di sicurezza informatica. «Questa carenza può rendere il personale più vulnerabile agli errori umani, che rappresentano ancora una delle principali cause di incidenti di sicurezza» evidenzia Lafortezza.
3. Risorse limitate - Le Pmi, a differenza delle grandi imprese, dispongono di budget e risorse umane limitate da allocare alla sicurezza informatica. Spesso, la mancanza di team dedicati e di specialisti in sicurezza si traduce in una vulnerabilità potenzialmente pericolosa.
Automazione e IA, oggi, svolgono un ruolo fondamentale nel migliorare la sicurezza informatica delle Pmi.
Esaminiamo più nel dettaglio come queste tecnologie contribuiscano a rafforzare la difesa digitale delle imprese di minori dimensioni:
- Analisi predittiva con il supporto dell’intelligenza artificiale
L'IA, sostenuta dall'automazione, è in grado di effettuare analisi predittive avanzate che individuano e segnalano potenziali minacce in modo molto più rapido ed efficiente rispetto agli approcci tradizionali. - Orchestrazione della risposta agli incidenti
L'automazione, in questo caso, gioca un ruolo chiave nell'accelerare i tempi di reazione a un incidente di sicurezza, minimizzando così i danni. - Monitoraggio del traffico di rete
L'implementazione di processi automatizzati consente di tenere costantemente sotto controllo il traffico di rete, individuando anomalie e comportamenti sospetti in tempo reale. - Isolamento delle fonti del problema
Grazie all'IA avanzata, è possibile individuare e isolare le fonti di un attacco in modo preciso e veloce, evitando così danni maggiori.
Anche le piccole imprese, quindi, possono adottare soluzioni automatizzate in diversi ambiti per migliorare la loro sicurezza informatica.
Vediamo alcuni esempi concreti:
- Monitoraggio del traffico di rete - Utilizzo di strumenti automatizzati per analizzare e identificare pattern anomali nel traffico di rete.
- Risposta automatica agli incidenti - Configurazione di sistemi che possono rispondere automaticamente a determinati tipi di minacce senza l'intervento umano.
- Analisi avanzata con IA - Implementazione di algoritmi di IA per analizzare i dati e riconoscere modelli associati a possibili attacchi.
In un mondo sempre più interconnesso, la sicurezza informatica è un elemento essenziale per il successo e la continuità operativa di qualsiasi impresa. «I sistemi tecnologici avanzati messi oggi a disposizione – precisa ancora l’esperto - possono in sintesi attivare delle risposte automatizzate andando a isolare le fonti del problema e a prevenire potenziali danni, senza il bisogno di attendere quindi l’intervento umano». Si tratta anche di una questione di consapevolezza, come conferma Federico Ravasio, responsabile comunicazione di Made4.0: «Semplificando con l’industria 4.0 si connettono le macchine alla rete. È evidente come il tema della sicurezza informatica diviene centrale. Purtroppo, tante piccole Pmi non sono ancora consapevoli dei rischi che possono correre e che non si limitino al furto delle e-mail. Nel momento in cui si connettono le macchine, l’azienda, l’imprenditore, deve essere certo che nessuno si intrometta nella comunicazione con le macchine stesse.
I danni che un hacker può fare quando trova una macchina in rete non protetta possono essere molto gravi, fino, nei casi peggiori, fermare l’intera produzione. Come Competence Center nasciamo con la missione di supportare le Pmi italiane, sulle tematiche dell’industria 4.0 e sicuramente, grazie ai nostri partner, siamo competenti anche in quelle di Cyber Security».