Bando Imprese Storiche verso il futuro 2025

Regione Lombardia intende supportare le attività storiche e di tradizione iscritte nell’apposito elenco regionale, promuovendo interventi e misure di sostegno dirette al passaggio generazionale e della trasmissione di impresa, allo sviluppo, all’innovazione e al miglioramento della qualità dei servizi, al restauro e alla conservazione immobiliare, insegne, attrezzature, macchinari, arredi, finiture e decori originali legati all’attività storica, all’incremento dell’attrattività dei centri urbani e dei luoghi storici del commercio, alla valorizzazione di vie storiche e di itinerari turistici e commerciali.
Dotazione finanziaria: € 10.867.602,94.0
Soggetti beneficiari
Le imprese richiedenti dovranno soddisfare i seguenti requisiti:
a) essere iscritte nell’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione di cui all’art. 148 ter della legge regionale 6/2010. Eventuali variazioni dei dati caratterizzanti l’iscrizione nell'elenco regionale, come desumibili dalla visura camerale, dovranno essere autorizzate preventivamente da Regione Lombardia e pertanto essere obbligatoriamente richieste, tramite Bandi e Servizi, prima della presentazione della domanda di contributo, pena la non ammissibilità formale della richiesta di contributo;
b) essere iscritte e attive al Registro Imprese delle Camere di Commercio della Lombardia e iscritta nell’elenco regionale delle “Attività storiche e di tradizione”;
c) avere la sede operativa o l’unità locale oggetto di intervento sul presente Bando attiva al Registro Imprese di una delle Camere di Commercio della Lombardia;
d) essere in regola con il pagamento del diritto camerale annuale;
e) avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza), soci e tutti i soggetti indicati all’art. 85 del D.lgs. 06/09/2011, n. 159 per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall'art. 67 del medesimo D. Lgs. 06/09/2011, n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia);
f) non trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, di scioglimento e liquidazione volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
Non possono presentare richiesta le imprese che hanno avuto la concessione di contributi a valere sul “Bando Imprese storiche verso il futuro 2024”.
I requisiti di ammissibilità di cui alle lettere a), b) c), d) ed e) dovranno essere posseduti alla data di presentazione della domanda e fino all’erogazione dell’agevolazione; il requisito di cui alla lettera f) deve essere posseduto alla data di presentazione della domanda.
Spese ammissibili
Saranno ammissibili al cofinanziamento gli investimenti per la realizzazione di uno o più interventi con le seguenti finalità:
1. Ricambio generazionale e trasmissione d'impresa
a) Formazione per la trasmissione delle competenze rivolta ai titolari/gestori delle attività storiche e di tradizione, agli imprenditori subentranti nell’attività, ai giovani che intendono rilevare le attività storiche e di tradizione.
b) Consulenza organizzativa, finanziaria, commerciale e tecnica per l’avvio del programma di ricambio generazionale.
c) Formazione specifica per lo sviluppo e il consolidamento delle competenze digitali.
2. Riqualificazione dell'unità locale di svolgimento dell'attività
a) Rinnovo degli spazi (compreso l’ampliamento in locali attigui, purché riconducibili alla medesima unità locale) e degli allestimenti per migliorare la funzionalità e l’attrattività. Le attività riconosciute come negozio-locale-bottega storica e insegna storica e di tradizione devono mantenere le qualità strutturali, le caratteristiche storiche e l’impatto visivo originario di locali e arredi, anche a seguito dell’intervento di rinnovo. b) Introduzione di tecnologie e impianti innovativi, inclusi quelli per la riqualificazione energetica e il miglioramento della sostenibilità ambientale. c) Progetti finalizzati ad accrescere l’attrattività dei centri urbani e degli addensamenti dei luoghi storici del commercio.
3. Restauro e conservazione
a) Restauro e conservazione di strutture (a titolo esemplificativo: soffitti, pavimenti, eventuali affreschi) di particolare interesse storico, culturale, artistico, architettonico presenti all’interno dell’unità locale.
b) Restauro e conservazione di arredi mobili storici e/o di pregio, di insegne storiche e/o di pregio, di vetrine di pregio per il fronte stradale.
c) Restauro e conservazione di attrezzi, utensili e macchinari di particolare pregio e/o riferiti a tecniche di produzione tradizionali, inclusi interventi di “revamping”.
4. Innovazione
a) Progetti innovativi destinati al miglioramento dei processi, dei prodotti e dei servizi offerti dalla storica attività.
b) Progetti di manifattura innovativa.
c) Introduzione di soluzioni digitali per la gestione del magazzino.
d) Acquisto e implementazione di soluzioni ad alto impatto innovativo e tecnologico per l’artigianato digitale.
e) Progetti di sviluppo di servizi condivisi tra due o più attività storiche e di tradizione (es. consegne).
Gli interventi devono essere realizzati unicamente presso l’unità locale riconosciuta e iscritta nell’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.
Sono ammesse a contributo le spese in conto capitale, al netto di IVA, elencate di seguito:
- allestimenti, attrezzature, arredi funzionali alla riqualificazione dell’unità locale;
- interventi innovativi di efficientamento energetico (coibentazione, sostituzione di serramenti, climatizzazione e riscaldamento, mediante l’utilizzo di materiali, prodotti e tecnologie innovative);
- realizzazione o rifacimento di impianti (a titolo esemplificativo: elettrico, termico, idrico, di sicurezza, di domotica, di robotica);
- opere murarie e assimilate, funzionali a interventi di riqualificazione, restauro e conservazione;
- acquisto di software (licenze per programmi e piattaforme ecommerce);
- installazione di connettività dedicata;
- interventi di restauro e/o conservazione di decori, di arredi mobili storici e/o di pregio, di insegne storiche e/o di pregio, di vetrine di pregio per il fronte stradale, di attrezzi, utensili e macchinari di particolare pregio e/o riferiti a tecniche di produzione tradizionali, compresi interventi di revamping;
- acquisto di soluzioni e sistemi digitali per l’organizzazione del back end;
- acquisto di soluzioni e sistemi digitali a supporto dell’omnicanalità e per lo sviluppo di servizi di front-end e customer experience nel punto vendita;
- acquisto di tecnologie e/o soluzioni digitali per l’integrazione tra saper fare tradizionale e innovazione dei processi produttivi;
- acquisto e messa in opera, nelle unità locali di svolgimento dell’attività, di allestimenti relativi a progetti finalizzati ad accrescere l’attrattività dei centri urbani e degli addensamenti dei luoghi storici del commercio.
Possono essere ricomprese nel budget di progetto le spese in conto corrente al netto dell’IVA elencate di seguito:
- a) spese per attività formativa, di aggiornamento professionale e manageriale;
- b) spese per servizi di consulenza (organizzativa, finanziaria, commerciale, tecnica, di comunicazione, di progettazione degli interventi).
Non sono ammessi a contributo interventi di semplice manutenzione ordinaria e adeguamenti previsti dalla legge delle unità locali sedi delle attività storiche. Le spese dovranno essere fatturate (fa fede la data di emissione della fattura) a partire dal 18 aprile ed entro e non oltre il 30. 09.2026. Non sono previste proroghe sui termini di conclusione e rendicontazione dei progetti.
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al massimo del 50% delle sole spese considerate ammissibili al netto di IVA.
Il contributo è concesso nel limite massimo di 30.000 euro e l’investimento minimo è fissato in 5.000 euro al netto di IVA.
L’agevolazione è concessa a fronte di un budget di spesa liberamente composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente, con un minimo di spese in conto capitale pari al 50% del totale.
Sono ammessi anche progetti che prevedano esclusivamente spese in conto capitale. L’erogazione del contributo sarà soggetta alla ritenuta di legge del 4%, se dovuta, previa verifica della rendicontazione presentata.
I progetti candidati e le relative domande di contributo devono essere presentati in modalità telematica a partire dal 5 maggio 2025 fino al 16 giugno 2025.