Amianto: accordo UE sulle norme per la protezione dei lavoratori
L'esposizione all'amianto è ancora uno dei rischi per la salute più pericolosi per cittadini e lavoratori in molti Paesi dell'Europa. L'accordo siglato contribuisce a fornire livelli di protezione più elevati.
Una nuova legge volta a rafforzare la protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione all' amianto, con normative che riducono in modo considerevole i valori limite e prevedono modalità più accurate per misurare i livelli di esposizione è il contenuto dell'accordo tra il Consiglio dell'Unione Europea e il Parlamento raggiunto nel giugno scorso.
Dopo l'approvazione da parte degli Stati membri, il testo della normativa sarà sottoposto alla messa a punto giuridico-linguistica prima di essere adottato. Una volta adottata la direttiva, gli Stati membri disporranno di due anni per introdurre il nuovo livello massimo di esposizione di 0,01 f/cm³ e di sei anni per introdurre la microscopia elettronica al fine di misurare i livelli di amianto sul luogo di lavoro.
Per tenere il passo con il progresso scientifico e tecnologico, la direttiva sarà regolarmente aggiornata.
L'amianto costituisce ancora una minaccia per la salute dei lavoratori a causa della sua presenza negli edifici più vecchi, nonostante sia vietato nell'UE da quasi vent'anni. Le nuove norme concordate ridurranno inizialmente il valore limite massimo di esposizione a 0,01 fibre di amianto per cm³, il che è dieci volte inferiore all'attuale limite di 0,1 f/cm³.
In base alle nuove norme, le imprese che intendono effettuare lavori di demolizione o di rimozione dell'amianto saranno tenute a ottenere autorizzazioni dalle autorità nazionali. I datori di lavoro dovranno inoltre adottare misure per individuare la presenza di materiali a potenziale contenuto di amianto prima di iniziare i lavori di demolizione o manutenzione in locali costruiti prima dell'entrata in vigore del divieto nazionale relativo all'amianto. I lavoratori che sono o possono essere esposti all'amianto dovrebbero seguire una formazione obbligatoria, in linea con i requisiti minimi di qualità stabiliti nella direttiva.
Gli Stati membri terranno un registro di tutti i casi di malattie professionali correlate all'amianto diagnosticate da un medico.
Se inalate, le fibre di amianto in sospensione nell'aria possono provocare gravi malattie come il cancro del polmone, i cui primi segni possono manifestarsi dopo molti decenni. Le disposizioni concordate contribuiranno a prevenire i casi di tumore professionale, in linea con il piano europeo di lotta contro il cancro.
Sebbene sia vietato nell'UE dal 2005, l'amianto è presente negli edifici più vecchi. Costituisce una minaccia particolare per la salute nel corso della ristrutturazione degli edifici: ben il 78% dei tumori professionali può essere messo in relazione all'esposizione all'amianto.