Sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro: obblighi, controlli e formazione

I decreti del Ministero dell’Interno del settembre 2021 (DM 1 settembre 2021 "Decreto Controlli", DM 2 settembre 2021 "Decreto GSA" e DM 3 settembre 2021 "Decreto Minicodice") hanno delineato le nuove strategie e gli obblighi per la prevenzione degli incendi nei luoghi di lavoro. Queste normative hanno reso fondamentale per i datori di lavoro comprendere e applicare correttamente tali disposizioni, assicurando una gestione adeguata della sicurezza antincendio.
Oltre agli obblighi normativi, è essenziale adottare le raccomandazioni pratiche per la sicurezza antincendio, come dettagliato nel documento INAIL "La nuova prevenzione incendi nei luoghi di lavoro. Accrescere la consapevolezza in merito ai contenuti dei nuovi Decreti Antincendio ed alla loro messa in pratica".
Ecco una sintesi delle raccomandazioni INAIL per i datori di lavoro, con le più recenti integrazioni e aggiornamenti.
Le schede tecniche INAIL offrono indicazioni per il mantenimento dell’efficienza di impianti, attrezzature e sistemi di sicurezza antincendio. Il DM 1 settembre 2021 prevede:
- la redazione di liste di controllo per la sorveglianza,
- l’adozione di un registro dei controlli per documentare attività di manutenzione e ispezione.
Queste misure sono fondamentali per garantire che i presidi di sicurezza siano sempre operativi. Il datore di lavoro deve includere nel piano di emergenza (quando richiesto) o nel documento di valutazione dei rischi (DVR) le procedure da seguire in caso di incendio.
La sorveglianza, secondo il DM 1 settembre 2021, consiste in una serie di controlli visivi atti a verificare che impianti, attrezzature e sistemi di sicurezza antincendio siano nelle normali condizioni operative, correttamente fruibili e privi di danni materiali evidenti. Questa sorveglianza può essere effettuata dai lavoratori normalmente presenti, adeguatamente istruiti, mediante l'uso di idonee liste di controllo.
Esempio di lista di controllo per la sorveglianza:
- cosa verificare: specificare gli elementi da controllare,
- come verificare: fornire indicazioni dettagliate se necessario,
- periodicità: definire quando effettuare i controlli (giornalmente, settimanalmente, ecc.),
- responsabile della sorveglianza: identificare i lavoratori incaricati,
- segnalazione delle anomalie: indicare a chi riportare eventuali problemi riscontrati.
Secondo il DM 1 settembre 2021, il datore di lavoro ha l'obbligo di:
- tenere un registro dei controlli, che documenti impianti, attrezzature e manutenzioni effettuate,
- affidare i controlli esclusivamente a tecnici qualificati, conformemente al DM 15 settembre 2022, che dal 25 settembre 2023 ha reso obbligatoria la certificazione dei manutentori antincendio,
- assicurare il rispetto delle norme tecniche vigenti per garantire la massima sicurezza.
Il datore di lavoro deve:
- informare tutti i lavoratori sui nominativi degli addetti antincendio e primo soccorso,
- definire chiaramente i protocolli di allarme ed evacuazione,
- assicurarsi che le misure di emergenza siano comunicate e comprese da tutti i lavoratori.
Un'attenzione particolare deve essere rivolta alla gestione delle emergenze per lavoratori con esigenze speciali, come previsto dal DM 2 settembre 2021. Ciò include l’adozione di segnali visivi o sonori adeguati e procedure di evacuazione personalizzate.
Il DM 2 settembre 2021 ha introdotto la possibilità di erogare la formazione antincendio anche in modalità FAD sincrona per la parte teorica. Questo permette una maggiore flessibilità per le imprese e i lavoratori.
I corsi per addetti alla prevenzione incendi devono essere aggiornati almeno ogni cinque anni, come stabilito dalla normativa vigente.
Secondo i dati INAIL 2023, gli infortuni riconducibili a incendi ed esplosioni hanno subito un calo significativo tra il 2019 e il 2021, passando da 1.062 casi nel 2019 a 779 nel 2021. Questa riduzione è in parte attribuibile alle restrizioni imposte dal Covid-19, che hanno ridotto la presenza nei luoghi di lavoro.
Tuttavia, le statistiche mostrano che il 55% degli infortuni è stato causato da incendi, mentre il 45% da esplosioni. Gli infortuni con esito mortale sono stati in prevalenza legati alle esplosioni (78% dei casi).
Questi dati evidenziano l'importanza di un’applicazione rigorosa delle nuove normative per prevenire incidenti gravi.
Per una comprensione approfondita, si rimanda alla lettura completa del documento Inail con tutte le informazioni per i datori di lavoro sulla gestione della sicurezza antincendio, incluse le linee guida dettagliate per gli addetti al servizio antincendio.