Trasparenza, screening, stakeholder e certificazioni: i quattro step dell’ESG
La questione ESG è oggi entrata a pieno titolo nell’agenda di tutte le Pmi e degli imprenditori europei. Dopo anni in cui questo tema era relegato nell’area marketing, è diventato un punto fondamentale attorno cui costruire le strategie future di tutte le imprese. Il concetto di ESG, che sta per Environmental, Social e Governance, rappresenta infatti una nuova frontiera nella gestione aziendale, portando con sé un'attenzione particolare alla sostenibilità ambientale, alla responsabilità sociale e alla governance etica. Facciamo il punto della situazione con Jacopo Brioschi, responsabile dell’area Innovazione e Sviluppo di Artser.
Oggi tutte le imprese sono “pressate” dai loro stakeholder (clienti, fornitori, banche, ecc...) che richiedono di rispondere a questionari o di acquisire determinate certificazioni. Ma da dove deve partire un imprenditore per approcciare il tema ESG? È essenziale partire dalla comprensione che ciò che è richiesto è un cambiamento nell’approccio strategico dell’azienda al proprio mercato, orientandosi verso una maggiore trasparenza nei confronti dei propri stakeholder. «Questa trasparenza si traduce non solo in pratiche commerciali più etiche, ma anche in una comunicazione chiara e aperta su obiettivi e risultati raggiunti in ambito ESG» spiega l’esperto.
Il primo passo è un passo di consapevolezza. L’imprenditore deve analizzare in modo obiettivo la propria “impronta” in tema di sostenibilità, ovvero capire quali sono i parametri ESG davvero rilevanti per la propria azienda oggi.
«Questo lavoro si fa analizzando le caratteristiche della propria azienda, della propria filiera produttiva e del proprio contesto territoriale con la finalità di comprendere sotto quali aspetti la propria azienda può lavorare per migliorare le proprie performance ESG» spiega Brioschi. Un’analisi accurata permette di individuare le aree di maggiore impatto e di definire obiettivi concreti e raggiungibili, tenendo sempre presente il contesto specifico in cui l'azienda opera.
Un importante fattore inoltre è identificare correttamente gli stakeholder dell’azienda, ragionando su un loro reale coinvolgimento nell’analisi di materialità e nella definizione di un piano di azione per il miglioramento continuo dei propri parametri ESG.
Coinvolgere gli stakeholder significa non solo ascoltare le loro esigenze e aspettative, ma anche collaborare attivamente con loro per sviluppare soluzioni sostenibili e condividere responsabilità e benefici.
Una volta identificati i punti di maggior interesse per l’azienda (che saranno poi revisionati annualmente), l’azienda deve porsi il problema di come codificare in forma esplicita i propri comportamenti organizzativi, come rendicontare gli indicatori rilevanti e rispetto a quali indicatori arrivare nel breve o medio periodo a una validazione esterna tramite una certificazione. La certificazione rappresenta una garanzia di credibilità e trasparenza nei confronti degli stakeholder, ma deve essere vista come il punto di arrivo di un processo ben strutturato e non come un obiettivo fine a sé stesso.
L’aspetto fondamentale è tenere un approccio analitico e olistico. Non partire da singole certificazioni, ma individuare con precisione la propria “impronta ESG” e poi definire con chiarezza i propri temi prioritari. È essenziale costruire strumenti interni di tracciatura (policy e rendicontazione) dandosi come obiettivo finale la certificazione di quegli aspetti per cui appare rilevante avere una verifica di terza parte. Questo approccio permette di sviluppare una strategia ESG integrata e coerente, capace di rispondere in modo efficace alle sfide e alle opportunità del mercato.
Solo partendo da un’attenta analisi sarà possibile comprendere per la propria azienda quali siano i percorsi di miglioramento più rilevanti su cui concentrare le proprie risorse. Tenendo conto che un parametro fondamentale, probabilmente il più importante, della sostenibilità di un’azienda resta la sostenibilità economica. Infatti, un’impresa può dirsi veramente sostenibile solo se riesce a coniugare efficacemente crescita economica, responsabilità sociale e tutela ambientale, garantendo così un futuro prospero e duraturo per sé e per la comunità in cui opera.