Dal credito d’imposta all’iper-ammortamento: cosa cambierà per le imprese

Negli ultimi anni le imprese hanno potuto contare sui crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali e tecnologie 4.0, strumenti che hanno sostenuto la digitalizzazione e l’innovazione.
Secondo le anticipazioni della Legge di BIlancio 2026, è in valutazione un cambiamento importante: l’abbandono dei crediti d’imposta in favore di iper-ammortamenti e super-ammortamenti, con maggiorazioni del costo fiscale dei beni acquistati.
Ne abbiamo parlato qui: Iper-ammortamento 2026: il nuovo volto degli incentivi per gli investimenti d’impresa
Cosa comporterebbe il passaggio?
Gli incentivi non sarebbero più riconosciuti “a credito”, ma tramite deduzioni maggiorate sul reddito imponibile. Le aliquote previste favorirebbero investimenti in macchinari, impianti e software interconnessi, con vantaggi aggiuntivi per progetti che riducono i consumi energetici.
Impatto sulla liquidità aziendale
- I crediti d’imposta producono effetti immediati sulla cassa, riducendo il carico fiscale e contributivo.
- L’iper-ammortamento genera un risparmio fiscale distribuito negli anni: non porta liquidità immediata, ma minori imposte nel medio-lungo periodo.
Perché conviene pianificare fin da ora
Alcune misure attuali restano valide solo fino al 2025 (con ordini “prenotati” entro fine anno). Dal 2026, invece, il beneficio dipenderà dalla capacità dell’impresa di programmare investimenti, tempi di ammortamento e strategie di cumulo con misure come la Nuova Sabatini e agevolazioni nelle ZES/ZLS. Anche la valutazione dell’impatto sul cash flow diventerà determinante.