Obbligo di assicurazione contro gli eventi catastrofali: per le piccole imprese scadenza il 31 dicembre 2025

Nessuna proroga prevista: senza polizza si perdono contributi e agevolazioni pubbliche

 
eventi catastrofali alluvione

Le imprese che non hanno ancora stipulato la polizza assicurativa contro gli eventi naturali catastrofali hanno tempo fino al 31 dicembre 2025 per mettersi in regola.

Si tratta di un obbligo di legge introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 (art. 1, commi 101-111, Legge n. 213/2023), che impone la sottoscrizione di una copertura contro danni causati da sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni.

Non è prevista nessuna proroga a questo termine. Dal 1° gennaio 2026, le micro e piccole imprese non assicurate non potranno più accedere a contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche, incluse quelle destinate alla ricostruzione o al sostegno in caso di calamità.

Le scadenze previste

Il legislatore ha stabilito un calendario progressivo, ormai in gran parte già decorso:

  • Grandi imprese: obbligo scattato dal 30 giugno 2025
  • Medie imprese: obbligo in vigore dal 1° ottobre 2025
  • Micro e piccole imprese: termine ultimo il 31 dicembre 2025, senza possibilità di proroga
Chi deve assicurarsi

L’obbligo riguarda:

  • tutte le imprese con sede legale in Italia;
  • le imprese estere con stabile organizzazione nel territorio nazionale.

Sono invece escluse le imprese agricole, già tutelate attraverso il fondo mutualistico nazionale.

Cosa deve essere coperto

La polizza deve includere i beni materiali iscritti in bilancio, in particolare:

  • terreni e fabbricati;
  • impianti e macchinari;
  • attrezzature industriali e commerciali.

Restano esclusi i beni già assicurati da polizze analoghe, anche se stipulate da terzi.

Mancata stipula: le conseguenze

Non sono previste sanzioni amministrative immediate, ma la mancata sottoscrizione comporta l’esclusione da bandi, incentivi e strumenti di sostegno pubblico.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha chiarito che saranno le singole Pubbliche Amministrazioni a disciplinare le modalità di verifica e di esclusione. Il Decreto Ministeriale del 18 giugno 2025 ha inoltre elencato gli incentivi dai quali resteranno escluse le imprese non in regola, tra cui:

  • Contratti di sviluppo e programmi di riconversione industriale;
  • Nuova Marcora (cooperative);
  • Smart & Start Italia (start-up);
  • Progetti di ricerca e innovazione per l’economia circolare;
  • Fondo per la salvaguardia occupazionale;
  • Misure per l’economia sociale e l’autoproduzione di energia rinnovabile;
  • Finanziamenti a start-up e venture capital.

La perdita di accesso agli incentivi decorre dal 30 giugno 2025 per le grandi imprese, dal 2 ottobre 2025 per le medie imprese, e dal 1° gennaio 2026 per micro e piccole imprese.

Cosa fare ora

Per le piccole e micro imprese è opportuno:

  1. verificare i beni aziendali da coprire;
  2. consultare il proprio consulente assicurativo o finanziario;
  3. stipulare la polizza entro il 31 dicembre 2025, così da non compromettere l’accesso ai futuri strumenti di sostegno.

Il MIMIT ha pubblicato una sezione dedicata di FAQ ufficiali con chiarimenti sulle modalità di adeguamento e sulla compatibilità con le polizze già in essere, disponibili sul sito istituzionale alla voce “Polizze catastrofali – Domande frequenti”.


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