Rifiuti tessili e alimentari: obiettivi UE vincolanti e nuove responsabilità per produttori e imprese

Pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 26 settembre 2025, la Direttiva (UE) 2025/1892 introduce obiettivi stringenti per la riduzione, la raccolta e il riciclo dei rifiuti tessili e alimentari, in un’ottica di economia circolare e sostenibilità.
Il provvedimento, che modifica la Direttiva quadro 2008/98/CE sui rifiuti, segna un passo decisivo nelle politiche ambientali europee e coinvolge in modo diretto imprese, produttori e operatori di settore.
La Direttiva UE entrerà in vigore il 16 ottobre 2025 e dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 17 giugno 2027.
Gli Stati membri dovranno adottare misure concrete per ridurre i rifiuti generati nella filiera alimentare e tessile.
Entro il 31 dicembre 2030, la Direttiva stabilisce due obiettivi specifici per i rifiuti alimentari:
- -10% nella trasformazione e fabbricazione, rispetto alla media annua 2021–2023;
- -30% pro capite nella distribuzione, ristorazione e nei nuclei domestici.
Gli stessi principi di riduzione e prevenzione saranno applicati al comparto tessile, con l’obiettivo di limitare la produzione di rifiuti e promuovere modelli di consumo più sostenibili.
Uno dei punti chiave della Direttiva è l’introduzione della Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) per il settore tessile.
I produttori saranno tenuti a contribuire ai costi di raccolta, cernita e riciclo dei prodotti tessili e calzaturieri immessi per la prima volta sul mercato.
Ogni Stato membro dovrà istituire un Registro dei produttori di prodotti tessili, strumento che in Italia è già previsto dal Decreto MASE n. 144/2024, che disciplina l’iscrizione al RENAP (Registro nazionale dei produttori). Il RENAP comprende registri di filiera dedicati a ciascun regime di responsabilità estesa, in attuazione del D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche.
La normativa prevede inoltre l’obbligo di garantire che le operazioni di raccolta, trasporto e stoccaggio dei prodotti tessili usati o di scarto siano effettuate in condizioni idonee, al riparo dagli agenti atmosferici e da fonti di contaminazione.
La Direttiva incoraggia la riprogettazione sostenibile dei prodotti e degli imballaggi, favorendo materiali durevoli, riciclabili e a minor impatto ambientale. Un approccio che richiederà alle imprese di integrare la sostenibilità già nella fase di design e sviluppo, adottando pratiche di eco-design e tracciabilità lungo la catena del valore.
La Direttiva (UE) 2025/1892 entrerà in vigore il 16 ottobre 2025 e dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 17 giugno 2027.
Per le imprese dei settori tessile e alimentare sarà quindi fondamentale prepararsi all’adeguamento normativo e cogliere le opportunità di innovazione e sostenibilità che la nuova normativa promuove.
Riferimento normativo: Direttiva (UE) 2025/1892 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 settembre 2025, che modifica la Direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti