Bando regionale Ri.Circo.Lo, nuove opportunità per l'economia circolare in azienda
Produzione ma anche un nuovo modo di consumare, gestione dei rifiuti ma anche materie prime seconde, sostenibilità ecologica ma anche economica circolare: la sensibilità nei confronti del riciclo e del riuso è alta. E ad esserne interessate sono anche le piccole e medie imprese: responsabili del 41% del fatturato nazionale, in Europa se ne contano 25 milioni, costituiscono il 99% di tutte le imprese, generano il 56% del PIL della Ue e danno lavoro a cento milioni di persone.
L’Italia detiene il primato, con un punteggio di 45 punti (raggiunto soprattutto dalla gestione dei rifiuti, compreso il riciclaggio dei RAEE), tra le prime cinque maggiori economie dell’Unione europea: con il nostro Paese ci sono Francia, Germania, Spagna e Polonia.
E’ il momento di insistere e di cambiare prospettiva per passare, in modo definitivo, dalla linea “produzione, consumo, smaltimento in discarica” (il “take, make, dispose” inglese) a quella del “riutilizzo, recupero e riciclo”.
Un’opportunità importante per le Pmi arriva dal Bando di Regione Lombardia “RI.CIRCO.LO”, dedicato alle imprese delle filiere plastica e tessile che vogliono sviluppare azioni di economica circolare.
Nel dettaglio, il Bando finanzia tutte le fasi di vita delle filiere. E si concentra su:
- Riutilizzo di imballaggi di fine vita
- Riutilizzo di prodotti o allungamento del ciclo di vita
- Modifica alle linee produttive per la realizzazione di prodotti o imballaggi con minor uso di materie prime, per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti o sfridi di lavorazione, per l’introduzione di materiali “end of waste” o, ancora, per la riprogettazione del prodotto al fine di migliorare la sua fine vita con l’uso di materiali alternativi
- Progetti innovativi per il riutilizzo dei prodotti o il loro riciclaggio (compresi i rifiuti in bioplastica compostabile)
Possono presentare domanda di partecipazione le piccole e medie imprese, in forma singola o aggregata, che:
- Sono regolarmente iscritte, e attive, nel Registro delle Imprese
- Presentino progetti in forma singola o in aggregazione
- Realizzino interventi nell’ambito di una sede operativa sul territorio lombardo attiva alla presentazione della domanda, o attivata entro e non oltre la richiesta di erogazione del saldo
Le domande potranno essere presentate fino al 3 settembre 2024, entro le ore 16, e saranno selezionate attraverso una procedura valutativa a graduatoria.
Il contributo, a fondo perduto, sarà erogato fino al 50% delle spese ammissibili e fino ad un importo massimo di 300.000 euro per ogni singola piccola e media impresa nel rispetto del regolamento “de minimis”.
La percentuale del contributo potrà essere incrementata al 60% nel caso di progetti di particolare successo, che dimostrino il superamento, nella misura minima del 30%, dei risultati attesi attraverso un anno di misurazione effettiva ex-post degli effetti prodotti dall’intervento finanziato in termini di:
- Riduzione della produzione di rifiuti
- Minor utilizzo di materie prime
- Utilizzo di sottoprodotti o prodotti da “end of waste" in sostituzione di risorse/materie prime
- Incremento di rifiuti riciclati o avviati a riciclo.
L’agevolazione è concessa a progetti presentati in forma singola, o in aggregazione, con un totale di spese ammissibili, al netto di IVA, pari ad almeno a 50.000 euro sull’intero progetto.
Citiamo le principali:
- Acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; revamping dei macchinari esistenti
- Acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone, tablet e cellulari)
- Acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e SaaS e simili
- Registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità, acquisizione di marchi, di certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH; acquisto di licenze di produzione (incluso l’acquisto di brevetti)
- Opere edili-murarie e impiantistiche e spese di progettazione e direzione lavori