Denunce di infortuni e malattie professionali: i dati INAIL di settembre 2024
Nella sezione “Open data” del sito INAIL sono disponibili i dati sulle denunce di infortunio, sia complessive che con esito mortale e di malattia professionale aggiornate a settembre. Sono consultabili anche tabelle comparative per periodi specifici: settembre 2023 / settembre 2024 e gennaio-settembre 2023 / gennaio-settembre 2024.
I dati pubblicati sono provvisori soprattutto per gli infortuni mortali, soggetti a variazioni occasionali e tempi di lavorazione delle pratiche. Il quadro definitivo sarà disponibile solo a fine 2024.
Nei primi nove mesi del 2024, le denunce di infortunio presentate all'INAIL sono state 433.002, registrando un incremento dello 0,5% rispetto alle 430.829 dello stesso periodo del 2023. Tale dato evidenzia un aumento del 9,2% rispetto al periodo gennaio-settembre 2021 e del 18,1% rispetto al 2020, mentre risulta in calo del 19,2% rispetto al 2022 e del 7,6% rispetto al 2019, anno precedente alla crisi pandemica.
Analizzando l'incidenza infortunistica, calcolata rapportando il numero di denunce agli occupati ISTAT, emerge un decremento dell’11,1% rispetto al 2019, con un valore che passa da 2.032 denunce ogni 100mila occupati a 1.805 nel 2024. Rispetto al 2023, la riduzione è dello 0,8% (da 1.819 a 1.805).
A livello nazionale, i dati mostrano una riduzione degli infortuni avvenuti sul luogo di lavoro, scesi da 363.064 del 2023 a 361.804 del 2024 (-0,3%), mentre aumentano gli infortuni in itinere, cioè durante il tragitto casa-lavoro, da 67.765 a 71.198 (+5,1%).
Per settori, si registra un calo delle denunce nella gestione Industria e Servizi (-0,5%), passate da 347.259 a 345.400, e nell’Agricoltura (-0,9%, da 19.544 a 19.374), mentre il Conto Stato segna un aumento del 6,6% (da 64.026 a 68.228), in parte attribuibile all’estensione della tutela INAIL nelle scuole dal settembre 2023.
Tra i settori più colpiti dagli infortuni sul luogo di lavoro, si evidenziano significativi aumenti in Istruzione (+46,9%), sanità e assistenza sociale (+25,1%), riparazione e manutenzione di macchinari (+18,8%), fornitura di acqua e gestione rifiuti (+16,2%), noleggio e servizi alle imprese (+14,8%), servizi di alloggio e ristorazione (+13,2%) e costruzioni (+11,6%).
In termini territoriali, si rilevano incrementi nelle Isole (+2,3%), al Centro (+1,2%), nel Nord-Ovest (+0,6%) e Nord-Est (+0,1%), mentre si osserva un calo al Sud (-0,7%). Le regioni con i maggiori incrementi sono Trento (+14,8%), Bolzano (+4,5%), Umbria (+3,9%), Sicilia (+3,1%) e Calabria (+2,6%), mentre tra i cali spiccano Basilicata (-5,4%) e Abruzzo (-4,2%).
L'analisi di genere evidenzia un aumento delle denunce tra le donne (+1,4%, da 150.363 a 152.435), mentre tra gli uomini si osserva una sostanziale stabilità (+0,04%). I lavoratori extracomunitari registrano un incremento del 5,5%, a fronte di un calo per italiani (-0,3%) e comunitari (-4,7%).
Le denunce di infortuni mortali sono state 776 nei primi nove mesi del 2024, con un incremento di 15 casi rispetto ai 761 dello stesso periodo del 2023 (+2,0%). I decessi in occasione di lavoro sono diminuiti (da 593 a 567), mentre sono aumentati quelli in itinere (da 168 a 209).
Nel settore delle Costruzioni, i casi mortali sono passati da 92 a 106, mentre nel Manifatturiero sono aumentati da 64 a 71. Il Trasporto e Magazzinaggio ha registrato un calo (da 79 a 66), così come il Commercio (da 46 a 39).
Dal punto di vista geografico, i decessi sono aumentati nel Nord-Ovest (+17 casi), al Centro (+13) e nelle Isole (+13), mentre sono diminuiti nel Nord-Est (-4) e al Sud (-24).
Le denunce di malattie professionali nei primi nove mesi del 2024 sono state 65.333, con un incremento del 22,0% rispetto al 2023. I maggiori aumenti riguardano le patologie osteo-muscolari, seguite da quelle del sistema nervoso e dell'orecchio. In aumento anche le denunce di tumori e malattie del sistema respiratorio.