La sostenibilità migliora i conti e piace alle banche
La transizione verso la sostenibilità sta trasformando il modo in cui le aziende operano e vengono valutate, non solo dai consumatori, ma anche dal sistema finanziario. I dati evidenziati da una recente analisi del Crif, il gestore di un Sistema di Informazioni Creditizie, evidenziano una tendenza chiara: le imprese sostenibili sono più solide e registrano un rischio di default inferiore del 34% rispetto alla media, con un accesso ai finanziamenti più vantaggioso, aumentato dell'11%. Ma perché la sostenibilità migliora l’affidabilità finanziaria delle imprese? Abbiamo approfondito la questione grazie al contributo di Giovanni Liberatore, professore ordinario di Economia Aziendale presso l'Università di Firenze.
L'adozione di pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG) rafforza il posizionamento competitivo delle aziende. Non si tratta solo di conformarsi a normative sempre più stringenti, ma di comprendere che la sostenibilità genera un miglioramento reale nella gestione dei rischi, specialmente in un contesto economico sempre più complesso e globalizzato.
Uno degli aspetti chiave è che le imprese che investono in sostenibilità sviluppano una maggiore resilienza di fronte alle sfide economiche. Questa resilienza si traduce in una riduzione del rischio di insolvenza e in una maggiore affidabilità percepita dalle banche e dagli investitori. La riduzione del tasso di default del 34% ne è una chiara testimonianza. «Questa correlazione tra sostenibilità e stabilità è dimostrata dalla letteratura e confermata dalla ricerca Crif», sottolinea Liberatore.
Fino a oggi la regolamentazione europea ha obbligato principalmente le grandi imprese a rendere pubblici i propri impegni ESG attraverso report dettagliati. Tuttavia, questa tendenza sta cambiando, e presto anche le piccole e medie imprese dovranno dimostrare il loro impegno in campo ambientale, sociale e di governance. Questo obbligo informativo non è solo un peso burocratico, ma può trasformarsi in un vantaggio competitivo. «Le aziende che si muovono proattivamente in questa direzione - osserva Liberatore - non solo rispettano la normativa, ma accedono anche a condizioni di credito più favorevoli, poiché i modelli di rating bancario tengono sempre più conto dei parametri ESG».
È cruciale che le Pmi italiane comprendano l’importanza di intraprendere azioni concrete in tutte e tre le dimensioni dell'ESG: ambiente, società e governance. Questi investimenti non devono essere visti come una mera conformità normativa, ma come un’opportunità per migliorare il valore dell’impresa stessa. Investire nella sostenibilità, ad esempio per mitigare i rischi legati al cambiamento climatico, non solo migliora l’immagine aziendale, ma crea valore reale nel lungo termine. «E se non vengono effettuati determinati investimenti - ammonisce l’esperto - si rischia un peggioramento nel valore dell’impresa».
Un altro aspetto rilevante è l'impatto della sostenibilità sul costo del debito. Le banche, sempre più attente ai parametri ESG, offrono condizioni di finanziamento più favorevoli alle imprese che dimostrano una chiara attenzione a questi temi. Questo si traduce in un duplice beneficio: da un lato si riduce il costo del capitale, dall'altro si minimizza il rischio di default.
«Non tutte le imprese rispondono allo stesso modo agli investimenti ESG - precisa Liberatore - molto dipende dal settore, dalla dimensione dell'azienda e dalla regione geografica. Tuttavia, la tendenza generale è chiara: le imprese che adottano pratiche sostenibili non solo sono più competitive, ma godono anche di una maggiore fiducia da parte degli investitori e delle istituzioni finanziarie».
In conclusione, il messaggio che emerge è chiaro: la sostenibilità non rappresenta solo una “moda” passeggera, ma un fattore determinante per il successo a lungo termine delle imprese. Investire in pratiche ESG non solo migliora la solidità finanziaria, ma rappresenta un’opportunità per accedere a condizioni di credito più vantaggiose e costruire una reputazione positiva nel mercato. Le Pmi italiane devono abbracciare questo cambiamento e vedere la sostenibilità come un investimento strategico, capace di garantire una crescita solida e duratura. Questo approccio sarà cruciale per affrontare le sfide future e garantire un futuro prospero per il tessuto imprenditoriale del nostro Paese.