Le dieci regole vitali per la sicurezza nel comparto delle costruzioni

Il settore delle costruzioni resta tra i più esposti agli infortuni sul lavoro, soprattutto in presenza di attività in quota, utilizzo di ponteggi e lavori temporanei. Gran parte degli incidenti, spesso gravi o mortali, deriva ancora oggi da una scarsa pianificazione delle attività, da attrezzature non idonee o dall’assenza di misure di protezione efficaci.
Per rafforzare la cultura della sicurezza nei cantieri, l’Istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni (Suva) ha diffuso un vademecum aggiornato dedicato ai professionisti della tecnica della costruzione: “Le 10 regole vitali”, un documento semplice e concreto che offre indicazioni preziose anche per le imprese italiane.
La prima delle dieci regole è anche la più importante: non improvvisare.
Ogni attività deve essere pianificata nei minimi dettagli, spiegando ai lavoratori:
- il piano di sicurezza e di protezione della salute;
- le fasi operative e i compiti di ciascuno;
- le misure preventive e il piano di emergenza;
- le modalità di utilizzo delle attrezzature e della corrente elettrica.
La preparazione dei lavori è una misura preventiva fondamentale: strumenti, ponteggi, macchinari e dispositivi di protezione devono essere disponibili sul posto e per tempo, con una formazione adeguata per chi li utilizza. Pianificare significa prevenire, e prevenire significa ridurre drasticamente il rischio di incidenti.
Tra i principali fattori di rischio in edilizia c’è la caduta dall’alto, spesso legata a ponteggi inadeguati o non controllati.
Per ogni attività serve il giusto ponteggio, scelto e montato in base alla tipologia di lavoro. È compito dei responsabili informare i lavoratori sulle regole di sicurezza da rispettare e verificare quotidianamente la stabilità e l’accesso alle strutture.
Le principali tipologie di ponteggio comprendono:
- Ponteggi per facciate, ideali per lavori su ampie superfici e da utilizzare senza modifiche da parte del personale non autorizzato.
- Ponteggi mobili su ruote, versatili ma da manovrare con attenzione e sempre su superfici stabili.
Ogni piano di calpestio deve essere sicuro, con protezioni laterali a partire da 2 metri di altezza e accessi idonei. È vietato sostituire i ponteggi con scale semplici o doppie: per i lavori in quota vanno utilizzate piattaforme di lavoro elevabili o sistemi di protezione collettiva.
Il vademecum Suva individua dieci regole fondamentali, che possono essere un utile riferimento anche per le imprese italiane:
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Non improvvisare – Usa strumenti adeguati e postazioni sicure.
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Mettere in sicurezza le aperture nel vuoto – Proteggi sempre le cadute superiori ai 2 metri.
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Utilizzare ponteggi sicuri – Lavora solo su strutture stabili e verificate.
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Controllare i ponteggi ogni giorno – Verifica sempre stabilità e accessi.
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Mettere in sicurezza le aperture nel pavimento e nel tetto – Intervieni subito in caso di rischio.
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Mettere in sicurezza le aperture nelle pareti – Non lavorare mai vicino a spazi non protetti.
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Usare le scale portatili solo se non vi è alternativa migliore – Preferisci piattaforme e attrezzature idonee.
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Utilizzare solo prese con salvavita – Proteggi gli impianti elettrici con interruttori differenziali.
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Proteggersi dalle polveri di amianto – Valuta sempre il rischio negli edifici costruiti prima del 1990.
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Utilizzare i dispositivi di protezione individuale (DPI) – Indossali sempre e verifica che siano efficienti.
Investire nella sicurezza significa ridurre i rischi, migliorare la produttività e valorizzare la professionalità di chi lavora in cantiere.
Leggi il documento dell'Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva): 10 regole vitali per i settori della tecnica della costruzione”, maggio 2025 (PDF)