Rapporto 2024 sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: una corsa contro il tempo

Il Rapporto Istat sugli SDGs (Sustainable Development Goals) fornisce una visione aggiornata e approfondita delle statistiche utilizzate per monitorare l'Agenda 2030 in Italia. I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) cercano di bilanciare le dimensioni sociale, economica, ambientale e istituzionale dello sviluppo, ampliando gli Obiettivi del Millennio.
Il Rapporto 2024 sugli SDGs è stato presentato il 27 giugno 2024 a New York ed esamina i progressi globali verso l'Agenda 2030, basandosi su dati aggiornati e stime per valutare ogni obiettivo e i rispettivi traguardi.
Alcuni punti salienti includono:
- Solo il 17% degli obiettivi è in linea con le previsioni.
- Circa la metà degli obiettivi mostra progressi limitati o moderati, mentre oltre un terzo è in fase di stallo o regresso.
- L'aumento delle disuguaglianze globali, con 23 milioni di persone spinte verso la povertà estrema e oltre 100 milioni in più che soffrono la fame rispetto al 2019.
- Le crisi ambientali continuano a minacciare gli ecosistemi globali, con il 2023 classificato come l’anno più caldo mai registrato.
Il rapporto sottolinea la necessità di accelerare gli interventi su temi come il cambiamento climatico, la pace e sicurezza e la riduzione delle disuguaglianze.
Rapporto annuale sugli SDGs: monitoraggio globale
Il Sustainable Development Goals Report 2024, redatto dalle Nazioni Unite, è la principale risorsa che monitora i progressi mondiali verso l'Agenda 2030. Il rapporto utilizza dati e proiezioni aggiornati per fornire una panoramica completa delle sfide e dei successi legati agli SDGs. Questa pubblicazione è curata dall'UN DESA in collaborazione con oltre 50 agenzie internazionali e regionali, e si basa su dati provenienti da più di 200 paesi.
Un panorama globale preoccupante
Il Rapporto SDGs 2024 mette in evidenza un percorso ancora complesso verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Con solo il 17% degli obiettivi allineati con le previsioni, emerge chiaramente che molti di essi sono fuori portata. Quasi la metà degli obiettivi presenta progressi minimi o moderati, mentre un terzo sta subendo un arresto o addirittura una regressione.
L'impatto della pandemia di Covid-19 è ancora evidente, con profonde ripercussioni economiche e sociali che hanno acuito le disuguaglianze globali. Nel 2022, 23 milioni di persone in più sono scivolate nella povertà estrema, mentre oltre 100 milioni soffrono la fame rispetto al 2019.
Conflitti armati in paesi come Ucraina, Gaza e Sudan hanno aumentato il numero degli sfollati, che ha raggiunto quasi 120 milioni entro maggio 2024. Le vittime civili sono aumentate del 72% tra il 2022 e il 2023, sottolineando l'impatto devastante di questi conflitti.
Il cambiamento climatico rimane una delle sfide più urgenti: il 2023 è stato l'anno più caldo mai registrato, e le emissioni di gas serra continuano a salire, minacciando gli ecosistemi globali.
Segnali di progresso
Nonostante lo scenario globale allarmante, ci sono state alcune conquiste importanti, tra cui:
- Riduzione della mortalità infantile.
- Diminuzione delle nuove infezioni da HIV.
- Calo dei costi delle rimesse internazionali.
- Miglioramenti nell'accesso all'acqua potabile, ai servizi igienico-sanitari, all'energia e alla connettività digitale.
Questi risultati dimostrano che il cambiamento è possibile, ma è necessario un impegno continuo e concertato per mantenere e ampliare tali progressi.
Azioni prioritarie per il futuro
Il rapporto 2024 individua le aree d'intervento che richiedono un'azione immediata per mantenere la promessa del 2030. Pace e sicurezza rimangono priorità assolute: risolvere i conflitti armati in corso e prevenire future guerre attraverso il dialogo e la diplomazia è cruciale per un progresso duraturo. È fondamentale anche la solidarietà internazionale, con la necessità di fornire maggiori risorse finanziarie ai paesi in via di sviluppo e riformare l'architettura finanziaria globale per favorire maggiori investimenti negli SDGs.
Altri settori critici includono la promozione di partnership innovative, investimenti nelle transizioni alimentari, energetiche e digitali, e il sostegno all'uguaglianza di genere, poiché l'eliminazione delle barriere di genere è essenziale per raggiungere molti degli obiettivi.