Cybersicurezza, chi ci sta attento ha una corsia preferenziale anche in banca

La situazione del credito bancario in Italia presenta una nuova sfida per le imprese: la cybersicurezza. Le banche, oltre a valutare la sostenibilità ambientale delle aziende, ora infatti esaminano anche la loro preparazione in materia di sicurezza informatica prima di concedere finanziamenti. Questo cambiamento risponde alla crescente frequenza e sofisticazione degli attacchi cibernetici, che minacciano sia la stabilità delle istituzioni finanziarie che quella delle imprese.
Secondo le recenti analisi, la cybersicurezza è diventata un criterio fondamentale per le banche italiane nel valutare le richieste di credito. La Banca d'Italia, nella sua indagine sul credito bancario, sottolinea come le politiche del credito si siano adeguate per includere valutazioni sulla sicurezza informatica delle aziende clienti.
Questo adeguamento è necessario in un contesto in cui gli attacchi informatici sono sempre più frequenti e mirati. Ad esempio, solo recentemente, diversi istituti di credito italiani sono stati bersaglio diretto di attacchi hacker.
Le banche adottano diversi criteri per valutare la cybersicurezza delle aziende. Secondo gli esperti del settore, queste valutazioni includono:
- 1. Analisi delle Infrastrutture IT
Le banche verificano se l'infrastruttura IT dell'azienda è aggiornata e se sono implementati i necessari protocolli di sicurezza. Questo implica un esame approfondito dei sistemi informatici, delle reti e dei software utilizzati dall'azienda. Le banche si accertano che le aziende dispongano di firewall robusti, sistemi di rilevamento delle intrusioni, software antivirus e di crittografia. Inoltre, verificano se l'azienda effettua regolarmente aggiornamenti di sicurezza e patching dei sistemi per proteggersi dalle vulnerabilità note. Un'infrastruttura IT aggiornata e ben mantenuta è essenziale per prevenire accessi non autorizzati e proteggere i dati sensibili.
- 2. Certificazioni di sicurezza
La presenza di certificazioni riconosciute, come ISO 27001, può migliorare significativamente la valutazione. ISO 27001 è uno standard internazionale per la gestione della sicurezza delle informazioni (ISMS). Le aziende che ottengono questa certificazione dimostrano di avere un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni robusto e conforme alle migliori pratiche internazionali. Altre certificazioni importanti includono il Payment Card Industry Data Security Standard (PCI DSS) per la protezione dei dati delle carte di pagamento e la certificazione SOC 2 per la gestione sicura dei dati dei clienti. Queste certificazioni forniscono alle banche la garanzia che l'azienda ha adottato misure di sicurezza rigorose e standardizzate.
- 3. Policy di gestione del rischio.
Le banche esaminano le policy interne di gestione del rischio cibernetico dell'azienda. Questo comprende la valutazione delle politiche e delle procedure messe in atto per identificare, valutare, e mitigare i rischi legati alla sicurezza informatica. Le banche cercano di capire come l'azienda gestisce le minacce emergenti e se dispone di un framework strutturato per la gestione del rischio. Questo include la formazione dei dipendenti sulla consapevolezza della sicurezza, la gestione degli accessi, e la risposta agli incidenti. Le aziende che adottano un approccio proattivo e strutturato alla gestione del rischio sono viste più favorevolmente.
- 4. Storico degli incidenti
Un basso numero di incidenti di sicurezza nel passato rappresenta un indicatore positivo. Le banche esaminano il track record dell'azienda in termini di incidenti di sicurezza, cercando di capire la frequenza e la gravità degli attacchi subiti. Un'azienda con un basso numero di incidenti e una buona capacità di gestione degli stessi dimostra un ambiente di sicurezza robusto. Le banche considerano anche come l'azienda ha risposto a questi incidenti, valutando l'efficacia delle sue misure di mitigazione e di recupero. La trasparenza nella comunicazione degli incidenti passati e le lezioni apprese possono migliorare ulteriormente la valutazione.
- 5. Resilienza e piani di continuità.
La capacità dell'azienda di rispondere e recuperare rapidamente da un attacco è un altro fattore chiave. Le banche valutano i piani di continuità operativa e di disaster recovery dell'azienda. Questo include l'esistenza di procedure documentate per il ripristino dei sistemi e dei dati dopo un attacco, nonché la frequenza dei test di tali piani. Le banche cercano garanzie che l'azienda possa mantenere operazioni critiche anche durante un incidente di sicurezza, minimizzando i tempi di inattività e l'impatto sulle attività. Una forte resilienza operativa è essenziale per garantire la continuità del business e la protezione degli interessi degli stakeholder.
Per le imprese italiane, prepararsi a queste nuove richieste significa investire in sicurezza informatica e adottare un approccio proattivo alla gestione del rischio. Alcuni passi pratici includono:
- Aggiornamento tecnologico: investire in tecnologie all'avanguardia per la protezione dei dati e la prevenzione degli attacchi.
- Formazione del personale: implementare programmi di formazione continua per sensibilizzare i dipendenti sulle pratiche di sicurezza.
- Adozione di standard internazionali: Ottenere certificazioni di sicurezza riconosciute a livello internazionale.
- Collaborazione con esperti: lavorare con esperti di cybersicurezza per valutare e migliorare continuamente le difese aziendali.
Il 2024 sta vedendo un aumento degli attacchi informatici, con gli aggressori che prendono di mira non solo le banche, ma anche altre infrastrutture critiche e aziende. Questo scenario ha portato le banche a intensificare le loro misure di sicurezza e a richiedere lo stesso livello di impegno alle aziende con cui collaborano. Per le aziende italiane, quindi, adeguarsi ai nuovi requisiti di cybersicurezza non è solo una questione di accesso al credito, ma anche di sopravvivenza e competitività in un mercato sempre più digitale e interconnesso. Investire in sicurezza informatica non è più un'opzione, ma una necessità per garantire la propria credibilità agli occhi delle istituzioni finanziarie, certo, ma anche e soprattutto dei clienti. Con l'adozione di pratiche all'avanguardia le imprese possono affrontare con successo le sfide poste dalla cybersicurezza, assicurandosi un futuro sostenibile e il più sicuro possibile.